Una risposta scandalosa. Non è quella data dall’assessore regionale, Vincenzo Niro che pure ha promesso massimo impegno per pagare la ditta impegnata nell’ultimazione del polo scolastico di Majella, né tanto meno quella della maggioranza di centrodestra, la quale, si farà garante affinché la De Francesco Costruzioni riesca a convincere una società di credito a “sborsare” 500mila euro, in tempi rapiti, così da portare a conclusione le opere avviate tre anni fa. Recepito a chiare lettere come il plesso non aprirà i battenti per l’inizio del nuovo anno scolastico (settembre), la risposta a cui facciamo riferimento è quella offerta dai genitori presenti durante i lavori del consiglio comunale aperti con la discussione del polo.
Nonostante la data della convocazione dell’assise fosse ampiamente stata diffusa e il tema di scottante attualità inserito al primo punto dell’ordine del giorno, in aula erano presenti sette genitori. Vabbè che siamo in pieno periodo di vacanze, capiamo anche gli impegni lavorativi, ma su oltre 300 ragazzi che dovrebbero prendere possesso delle stanze del nuovo polo, vedere la miseria di sette (7) genitori è stata una scena pietosa. Per l’appunto scandalosa. Resta assai difficile immaginare che un argomento come quello della sicurezza delle scuole interessi esclusivamente a poco più di sette mamme e papà. Eppure se non fossimo stati presenti fisicamente all’incontro, non avremmo mai creduto a ciò. Insomma, l’ennesima occasione persa, quella dei genitori, di capire a che punto sia arrivato l’iter e perché le opere hanno subito l’ennesimo stop con l’assessore Niro che si è reso disponibile a rispondere a qualsiasi domanda inerente la problematica.
Peccato non aver sfruttato appieno l’opportunità. Tuttavia un interrogativo sorge spontaneo. Ma se così stanno le cose, di che ci si lamenta? A questo punto a che serve fare battaglie, alzare la voce o colpevolizzare la classe politica se la risultante vede impegnati sul campo solo sette genitori? Probabilmente la passeggiata al mercato settimanale, quella di trascorrere una giornata in spiaggia, o cose simili, sono più importanti di vedere ultimata un’opera sicura pronta a salvare giovani vite in caso di terremoto. In ultimo da registrare l’assenza bipartisan di diversi consiglieri. Ma dopo tutto se la vicenda viene snobbata, e non è la prima volta, dai diretti interessati, quali i genitori, non si può certamente puntare il dito nei confronti di chi sarebbe titolato a fornire risposte certe sul fermo dei lavori al plesso di Majella. E così sia….