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  • Progetto Alterenergy, Cacciavillani: “Maggioranza centrodestra insofferente a confronto”

    AGNONE – Continua il botta e risposta tra l’ex vice sindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani e la maggioranza di centrodestra che guida Palazzo San Francesco. Dopo le roventi polemiche sulla ripresa dei lavori del polo scolastico, il tema si sposta sul progetto Alterenergy. In una nota, che riportiamo integralmente, ecco quanto scrive Cacciavillani.

    Mi ritrovo a dover rispondere al sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio nel tentativo di ristabilire la realtà dei fatti puntualmente stravolta dalle sue esternazioni.

    Mi riferisco al comunicato apparso su alcuni organi di stampa dove il sindaco Marcovecchio cerca di criminalizzare il sit-in organizzato dal gruppo consiliare Nuovo Sogno Agnonese insieme al circolo PD “Libero Serafini di Agnone” che aveva come obiettivo quello di chiedere la ripresa immediata dei lavori per la costruzione del Polo Scolastico.

    Addirittura si legge nel comunicato che gli organizzatori avrebbero agito in maniera non degna per il semplice fatto di aver promosso il sit-in. Parole offensive che mal si addicono ad un sindaco quale uomo delle istituzioni. Ormai ci siamo abituati!

    Però in questa sede non volevo tornare sulle questioni relative al polo scolastico di Piazza del Popolo, mi premeva invece fare alcune precisazioni su quanto raccontato nel comunicato a proposito del progetto ALTERENERGY.

    Per chi non lo sapesse il Comune di Agnone nel 2013 si è classificato al primo posto nel bando di selezione del progetto internazionale “ALTERENERGY”, approvato nell’ambito del Programma IPA Adriatico, per l’individuazione di un comune pilota molisano dove svolgere le attività integrate per l’uso efficiente dell’energia e la sua produzione da fonti rinnovabili.

    Per le attività connesse al citato progetto la Regione Molise ha stanziato un budget di circa 370 mila euro. Tali attività si sono concluse nel 2015 con la definizione di Piani di Miglioramento dell’Efficienza Energetica degli immobili pubblici di proprietà del Comune di Agnone e con lo Studio di Fattibilità per un intervento di recupero e fruizione del “PALAZZO SANTA CHIARA” da destinare a struttura ricettivo-culturale con criteri Ecolabel e di efficientamento energetico.

    In qualità di comune pilota il 16 settembre 2016 il comune di Agnone è stato invitato a Bari ad un Workshop Internazionale per presentare i risultati del progetto ALTERENERGY ai fini della sua capitalizzazione e sostenibilità futura. Insomma un appuntamento di eccezione per Agnone dove evidentemente non bisognava mancare.

    L’anno scorso, durante il periodo estivo, casualmente incontrai il vice sindaco Linda Marcovecchio durante un incontro culturale alla sala convegni di Palazzo Bonanni, mi disse dell’invito al Workshop ed io fin da subito gli diedi la mia disponibilità a collaborare per mandare avanti il progetto.

    Decidemmo di vederci al suo studio dove cercai di spiegargli al meglio tutte la attività ALTERENERGY. Durante l’incontro consegnai al vice sindaco Linda Marcovecchio copia, in formato digitale, di parte delle documentazione da me legittimamente posseduta come referente del progetto. Ci tengo a precisare che invece tutta la documentazione originale era in possesso della Regione Molise, titolare del progetto.

    Il 16 settembre 2016, il vice sindaco Linda Marcovecchio non andò a Bari al Workshop Internazionale, e nonostante la gravità dell’accaduto che oggi si cerca di minimizzare, decisi per correttezza di non strumentalizzare politicamente la questione. Infatti per mesi sono rimasto in silenzio.

    La cosa assurda è che a distanza di qualche settimana il sindaco Lorenzo Marcovecchio, con una nota inviata al compianto ex sindaco Michele Carosella, in qualità di capogruppo di Nuovo Sogno Agnonese, ci accusava non troppo velatamente di aver sottratto documenti al comune facendo riferimento al progetto ALTERENERGY e all’incontro con il vice sindaco Linda Marcovecchio. Altro che collaborazione!

    Allora decisi di telefonare al vice sindaco per chiedergli spiegazioni, anche perché il giorno che andai al suo studio per aiutarla avrei potuto benissimo fare altro e che la documentazione che gentilmente e con spirito collaborativo le avevo consegnato, lei l’avrebbe dovuta chiedere alla Regione Molise, titolare del progetto. Il vice sindaco Linda Marcovecchio rispose arrampicandosi sugli specchi nel vano tentativo di discolparsi.

    Questa storia dimostra che il sindaco Lorenzo Marcovecchio è stato fin da subito insofferente e chiuso a qualsiasi tipo di confronto o collaborazione nonostante la nostra disponibilità e generosità tipica di chi ha amministrato esclusivamente nell’interesse pubblico. Ci vuole proprio una bella faccia di bronzo a far credere il contrario!

     

     

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