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  • Regionali, nel regno di Iorio gli isernini incoronano Andrea Greco

    ISERNIA – Nel regno di Iorio gli isernini incoronano Andrea Greco. Migliaia le persone che hanno assistito al comizio del candidato presidente del M5s alla Regione a due passi dalla cattedrale. Una serata, che se ce ne fosse bisogno, ha confermato come il vento del cambiamento spiri sull’intero territorio da troppo tempo ostaggio di vecchie logiche legate ai partiti.

    Così da Termoli a Isernia il calore della gente nei confronti di questo ragazzo, poco più che trentenne, ormai è tangibile  a dimostrazione della volontà degli elettori di voltare pagina una volta per tutte. A spingere Greco a diventare il primo presidente pentasetallato di una regione italiana, anche Luigi Di Maio, leader del MoVimento. Per ascoltare entrambi sono arrivati un po’ da tutti i centri della provincia. Impressionante il colpo d’occhio regalato da fotografi e televisioni che hanno immortalato l’evento. Giacca e cravatta per entrambi, a scaldare l’ambiente ci ha pensato da subito Greco che ha ricordato come i suoi predecessori hanno distrutto il Molise e in particolare il polo tessile d’eccellenza del Sud Europa, per l’appunto Isernia. Viabilità, costi della politica, ma soprattutto la sanità i temi affrontati da Andrea Greco acclamato dalla folla. “Il candidato del centrodestra dice di voler tutelare la sanità pubblica a patto di essere sponsorizzato dal più grande portatore di interessi della regione Molise nell’ambito della sanità privata. Spiegatemi quale credibilità può avere questa persona che ripete di schierarsi al fianco del pubblico”.

    Pubblico in visibilio poi quando Greco si scaglia contro l’europarlamentare di Forza Italia Aldo Patriciello. “Ha da sempre deciso le sorti di questa regione, le sorti elettorali e questo da oggi  non dobbiamo più permetterlo. Come non dobbiamo più permettere a certi personaggi di indossare a loro piacimento adesso la casacca del centrosinistra e domani quella del centrodestra”. Lavoro, formazione professionale, macchina amministrativa da sburocratizzare, Andrea Greco è un fiume in piena quando ricorda a tutti di essere di Agnone. “Sono figlio delle aree interne dove lo spopolamento sta azzerando un’intera civiltà”. Di conseguenza parla accesso al credito, banda larga e servizi essenziali. Della forza attrattiva del territorio, dell’ambiente, delle bellezze architettoniche. Chiude in crescendo. “Abbiamo la possibilità di sbarazzarci di questa oligarchia partitica che ha distrutto i sogni e le speranze di intere generazioni, abbiamo la reale possibilità di riprenderci il nostro Molise e il nostro futuro. Facciamolo insieme”. Standing ovation.

    Di Maio contro Berlusconi: “Sono ventiquattro anni che sei in politica – ha detto il leader del M5s rivolgendosi all’ex premier – è l’ora che tu ceda il passo a nuove generazioni e farai partire il cambiamento di questo Paese”.

    Tornerò in Molise a sostenere la candidatura di Greco e di questa meravigliosa formazione che può cambiare davvero le sorti di una regione con potenzialità inespresse” ha concluso Di Maio prima di congedarsi dai molisani. (foto Iridi Digitali)

     

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