Interrogazione sul viadotto Sente – Longo: discussa ieri in Consiglio regionale l’istanza prodotta dal capogruppo del M5S, Andrea Greco e dal consigliere Angelo Primiani per fare il punto e capire lo stato dell’arte della struttura chiusa dal 2018. A rispondere a Greco, l’assessore Michele Marone, che ha illustrato nel dettaglio le azioni e le opere da intraprendere sull’imponente infrastruttura che collega l’alto Molise all’Abruzzo.
«Per la prima volta nella storia, da quando è iniziato il mio impegno politico qui in Regione, mi dichiaro soddisfatto della risposta fornita alla nostra interrogazione dall’assessore Marone. Invito tutto il Consiglio, maggioranza ed opposizione, ad un aperitivo per festeggiare questo risultato storico» ha detto tra l’ironico e il serio Greco.
«Prendo atto della determinazione dell’assessore Marone rispetto alla problematica della perdurante chiusura al traffico del viadotto sul Sente. – ha aggiunto l’esponente del M5S – Sono soddisfatto, lo ripeto, anche se in questi anni si è perso molto tempo e probabilmente qualcuno, personaggi in cerca d’autore e di visibilità, ha anche remato contro. Una battaglia politica contro la mia persona, ma che si è trasformata in una battaglia contro un intero territorio e due comunità, quella dell’Alto Molise e quella dell’Alto Vastese, pesantemente penalizzate dalla chiusura al traffico del viadotto».
In aula e in diretta streaming, Greco ha citato l’ex presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, e il suo assessore Mike Matticoli, identificandoli come coloro che per insondabili ragioni avrebbero remato contro l’immediata messa in sicurezza dell’imponente struttura viaria.
«Si sarebbe potuto fare il tutto con meno tempo, con più fretta, – ha concluso – ma prendiamo atto dell’attuale iter positivo, anche in relazione alla ristatalizzazione dell’intera Istonia, e invitiamo l’assessore Marone a stare sul pezzo e a fare continue pressioni, nelle sedi opportune, affinché si possano avviare i cantieri nel più breve tempo possibile. Ogni giorno di lungaggine fa la differenza tra la vita e la morte di un intero territorio e della sua economia».