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  • Safinim: petizione online contro l’aggressione eolica in Alto Vastese

    Mentre va avanti, a suon di ricorsi al Tar, la battaglia contro l’inceneritore di località Sprondasino, tra Civitanova del Sannio e Poggio Sannita, è un’altra la vera e propria guerra, intrapresa dalle popolazioni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese, contro gli interessi economici di colossi che lucrano consumando e sfruttando suolo e risorse naturali, l’ambiente in ultima analisi. La differenza macroscopica tra le due azioni è che mentre nella prima, contro l’inceneritore di Sprondasino, i sindaci sono scesi in campo, firmando appunto il ricorso al Tar, nella seconda, la battaglia contro l’aggressione eolica al territorio di confine tra Abruzzo e Molise, i primi cittadini stanno mantenendo un basso profilo.

    Forse i sindaci non vogliono inimicarsi i “signori del vento”, che versano nelle sgangherate casse comunali dei modesti “ristori”, esattamente con quel termine vengono definiti, in cambio dell’uso e dello sfruttamento quasi perpetuo delle montagne e dello stesso paesaggio. Nonostante il territorio a cavallo tra Abruzzo e Molise sia già stato colonizzato dalle centrali eoliche, che ormai insistono sui crinali da decenni, sono stati presentati altri progetti per nuove installazioni, come se tutta l’energia eolica del Paese dovesse essere prodotta in questo lembo di terra di mezzo tra Abruzzo e Molise. Una vera e propria pioggia di progetti riguarda, ad esempio, la media e alta valle del Trigno.

    Altre cinquantasei torri eoliche previste, da installare, distribuite sui territori comunali di quindici paesi al di qua e al di là del confine, che «potrebbero cambiare radicalmente il volto di questo territorio», denuncia l’associazione Centro Italico Safinim. «Il nostro territorio è sotto attacco. – spiegano gli attivisti di Safinim – Non solo il progetto “Schiavi 2”, promosso da Edison Rinnovabili S.p.A., ma anche altri impianti eolici e fotovoltaici minacciano la Valle del Trigno, con conseguenze devastanti per il paesaggio, l’ambiente e la qualità della vita delle nostre comunità».

    Per tentare di organizzare e convogliare una massa critica di cittadini contro le mire espansionistiche dei “signori del vento”, Safinim ha lanciato in rete una petizione, che può essere firmata con pochi click direttamente on line. «Perché dobbiamo fermarli? – spiega Safinim a commento della petizione – Per fermare la deturpazione del paesaggio e la perdita di valore del territorio, ma anche per impedire la violazione delle aree di interesse storico, culturale e archeologico». Tra l’altro le nuove centrali eoliche non avrebbero «nessuna reale ricaduta positiva per la popolazione locale». Inoltre l’associazione Safinim lamenta e denuncia pubblicamente la «mancanza di trasparenza e confronto con i cittadini». Per questi motivi l’associazione chiede alle popolazioni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese di firmare la petizione per «chiedere l’immediata sospensione di questi progetti e la tutela della nostra valle».

    E’ possibile firmare la petizione direttamente collegandosi all’indirizzo web https://www.openpetition.de/wsyfr. Intanto sono state presentate le osservazioni contro le nuove centrali eoliche in via di autorizzazione. Tra i pareri contrari espressi, spicca quello della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. L’ente ha sottolineato come il progetto «presenti gravi criticità in termini di interferenze paesaggistiche e ambientali, con impatti visivi significativi e incompatibilità con beni culturali e aree gravate da usi civici, che devono essere tutelate con rigore». Insomma, la terra dei padri Sanniti non vuole diventare territorio di conquista per i signori del vento.

    https://www.openpetition.eu/it/petition/online/salviamo-la-valle-del-trigno-no-a-schiavi-2-e-agli-impianti-eolici-distruttivi?fbclid=IwY2xjawJFG3NleHRuA2FlbQIxMQABHVMSDi7v-9fjkajquxITgLIDf3lbXQTFAY2Z3j6EkDSe_ug-1OmPYaBQwg_aem_OaIPRD2HyHvPTCJ5mFGp9g

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