A dieci anni dalla sua scomparsa, Sant’Angelo del Pesco ricorda la figura di monsignor Vincenzo Del Corso. In sua memoria, nella giornata di ieri (domenica 11 aprile), scoperta una lapide.
La manifestata volontà dei cittadini di voler ricordare, nel decennale della morte, la figura del parroco-abate che dal primo ottobre 1949 al 19 dicembre 2010 nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo visse il ministero pastorale con dedizione e dignità, è stata recepita ed accolta da don Tarquinio Ritota, amministratore parrocchiale, che subito si è attivato per far realizzare la proposta in concordanza con il vescovo di Trivento, Claudio Palumbo.
La posa in opera, nella chiesa, di un segno marmoreo, in memoria, con epigrafe significativa è stata accolta dalla Curia e dall’ufficio diocesano dei beni culturali, diretto da don Gigino Moscufo, con un plauso encomiabile.
Il progetto di onorare monsignore Del Corso con l’affiggere una lapide nella chiesa da lui servita, è stato condiviso dal vicario generale della Diocesi, Domenicantonio Fazioli, che nel ricordare don Vincenzo, si è augurato che nel marmo resti imperitura la meritoria opera di valente insegnante, di saggio educatore, cappellano di Sua Santità, vicario foraneo e, soprattutto, di sacerdote umile, rispettoso, amorevole, dal cuore limpido, onesto, gentile con tutti, sempre pronto ad assistere chiunque avesse bisogno del suo generoso aiuto. Senza dimenticare le sue omelie belle e profonde, in cui non mancavano mai riflessioni sull’attualità, su cui era sempre informato.
Domenica 11 aprile, dopo la celebrazione della santa messa, alla presenza della cittadinanza e del sindaco Nunzia Nucci, la lapide, mentre il coro parrocchiale intonava il ‘Regina Coeli’, è stata benedetta da don Tarquinio e dal diacono Paolo Rossi. Ora il popolo, i fedeli, gli amici, i parenti, le sorelle, il fratello e i nipoti, hanno il punto cardinale ove, con carità evangelica, possono trovare conforto.
Cesidio Delle Donne