Una valanga di ricorsi e la decisione di cessare ogni tipo di collaborazione con la Regione Abruzzo e la Polizia provinciale in avvalimento per quanto riguarda le varie operazioni di contenimento della specie cinghiale nel Vastese.
E’ l’inevitabile esito del muro contro muro tra Regione Abruzzo e i cacciatori di selezione del Vastese, almeno quelli facenti capo all’associazione venatoria Arci Caccia del Chietino.
La Regione, infatti, ha sollecitato un’attività di controllo, da parte della Polizia provinciale di Chieti, a carico dei cacciatori impegnati, del tutto volontariamente, nella caccia di selezione al cinghiale. Per via di qualche malfunzionamento della apposita App o a causa della banale dimenticanza, decine e decine, se non centinaia di cacciatori, si sono visti recapitare a mezzo posta i verbali per presunte violazioni amministrative.
Chi cinquanta, chi cento, altri cifre ancora maggiori, un’intera categoria “tartassata” dalla Polizia provinciale, su mandato della Regione Abruzzo, colpevole di non aver segnato correttamente l’orario di rientro di fine caccia di selezione. Un atteggiamento, da parte dell’ente regionale che chiede sempre collaborazione ai cacciatori al fine di limitare il numero di cinghiali sul territorio, che è stato giudicato «infame» e persecutorio. Una sorta di pugnalata alle spalle. Tra l’altro il disciplinare che regola la caccia di selezione non contempla nessuna sanzione in merito alla mancata o errata compilazione telematica dei documenti per la caccia di selezione. Considerazione, quest’ultima, che renderebbe nulli tutti i verbali elevati.
Inevitabile la reazione stizzita da parte dei cacciatori e dell’associazione venatoria Arci Caccia del Chietino, presieduta da Angelo Pessolano: «La Regione chiede alla Polizia provinciale di effettuare i controlli sull’attività di selezione nell’Atc Vastese. – commenta il presidente provinciale – La Polizia provinciale procede a multare circa un centinaio di cacciatori. Si fa cassa sulle spalle dei cacciatori che contribuiscono volontariamente a diminuire il numero dei cinghiali in esubero nel Vastese. Abbiamo già attivato i nostri canali legali per produrre una valanga di ricorsi all’attenzione del presidente della Regione, Marco Marsilio, e per dare assistenza ai nostri associati che nonostante la ben nota collaborazione da sempre mostrata nei confronti delle istituzioni si sono visti multare per delle semplici dimenticanze o peggio per il malfunzionamento della stessa App».
Francesco Bottone