«Il Comune di Capracotta ha cercato di collaborare con GRIM con spirito di responsabilità, consapevole dell’importanza di garantire un servizio idrico efficiente. Dopo tre anni, però, il bilancio è deludente: promesse disattese, rimborsi per interventi di manutenzione che tardano ad arrivare e un rischio concreto di disavanzo finanziario. Una situazione che mette a dura prova le casse comunali e impone una riflessione sul futuro della gestione complessiva del sistema idrico molisano».

Sono le riflessioni ad alta voce del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, che denuncia pubblicamente la «gestione inadeguata» della rete e della risorsa idrica da parte del carrozzone Grim.

«Le recenti dimissioni del presidente di Molise Acque non fanno che confermare il malessere di un sistema ormai in affanno. – continua il primo cittadino di Capracotta – Il divario tra le esigenze di molti Comuni, quelli che da sempre gestiscono in autonomia il servizio con efficacia ed economicità, e l’approccio burocratico e inefficiente di GRIM appare sempre più evidente. La distanza non è solo nei numeri, ma anche nei rapporti: i cittadini faticano a ottenere risposte e i comuni vengono trattati come un fastidio anziché come interlocutori essenziali. Anche per questo abbiamo ritenuto di dover mettere a disposizione il nostro ufficio tributi per aiutare i cittadini nei quesiti che quotidianamente vengono posti a GRIM senza ottenere risposte adeguate. Di fronte a questa situazione, Capracotta ribadisce la richiesta ad EGAM di riconoscere la salvaguardia della propria gestione autonoma del Servizio Idrico Integrato, come già fatto per secoli attraverso investimenti mirati e infrastrutture solide».

Una richiesta chiara e diretta: gestione in proprio, quindi comunale, delle risorse idriche che certo a Capracotta non mancano e della stessa rete di distribuzione. Come si è sempre fatto, prima che la politica partorisse carrozzoni di gestione che si sono rivelati incapaci e inconcludenti. Poco più che stipendifici.

«Già trent’anni fa, il Comune ha installato un sistema di potabilizzazione con raggi UV, anticipando soluzioni innovative nel settore. – riprende Paglione – Non servono altre prove per dimostrare l’efficacia di questa gestione: è solo una questione di volontà politica. Non si comprende, quindi, l’ostinazione nel negare questa possibilità, non solo a Capracotta ma anche ad altri Comuni che avanzano la stessa richiesta. Se il diniego dovesse persistere, l’amministrazione è pronta a uscire da GRIM e a portare il caso all’attenzione della magistratura, denunciando le numerose inadempienze riscontrate, dalla mancata voltura delle utenze all’assenza di trasparenza nella gestione amministrativa. Il paradosso è che tutto questo accade in una regione ricca di risorse idriche, che però continua a cedere acqua ad altre regioni a condizioni non più sostenibili, con prezzi inferiori rispetto a quelli pagati dai cittadini molisani. È arrivato il momento di rivedere questi accordi – chiude Paglione – e dare priorità alle esigenze del territorio e delle nostre comunità. Servono scelte chiare e immediate, prima che il sistema collassi definitivamente».