La serata “Magia e Musica – Tango e dintorni”, tenutasi al teatro Italo Argentino nel fine settimana, regala non solo emozioni ma anche una rivelazione per certi versi sorprendente. Il celebre Aníbal Troilo, soprannominato “El Bandoneón Mayor de Buenos Aires”, aveva radici agnonesi grazie a sua madre, Felicia Bagnoli, figlia di Marco Bagnoli Giaccio e Maria Raffaela Sammartino, entrambi di Agnone ed emigrati in Sud America agli inizi del ‘900. A riportarla il vice sindaco di Agnone, Giovanni Amedeo Di Nucci che ha citato la sua fonte: il signor Valerio Ruggeri di Lanciano. “Troilo è uno dei più grandi nomi del tango argentino, una figura leggendaria che ha portato il suono del bandoneón a vette inarrivabili,” ha dichiarato Di Nucci. “La sua collaborazione con Astor Piazzolla, nel 1970, rappresenta uno dei momenti più alti della storia musicale mondiale.”
Aníbal Troilo, nato a Buenos Aires l’11 luglio 1914 e scomparso nel 1975, iniziò a suonare il bandoneón grazie alla madre Felicia, che con grandi sacrifici glielo acquistò quando lui aveva appena otto anni. La sua straordinaria carriera lo portò a esibirsi giovanissimo con le più prestigiose orchestre dell’Argentina e a diventare uno dei più apprezzati compositori e direttori d’orchestra del tango.
Ma il legame tra Troilo e Astor Piazzolla, altro gigante del tango, segna un capitolo fondamentale della sua vita artistica. “Collaborare con Piazzolla significa aver contribuito alla rivoluzione del tango, aver innovato e reinventato un genere che già viveva di pura eccellenza,” ha sottolineato il vice sindaco, rimarcando quanto questa collaborazione accresca il valore della figura di Troilo. La serata, ospitata all’Italo Argentino, costruito grazie alle rimesse degli emigrati agnonesi in Sud America, ha unito simbolicamente il territorio di Agnone alla tradizione argentina, celebrando l’incredibile eredità musicale di Troilo. “La nostra comunità deve sentirsi orgogliosa di aver dato radici a un talento così universale,” ha aggiunto Di Nucci, ringraziando Ruggeri per aver portato alla luce queste informazioni. La storia di Aníbal Troilo, che con il suo bandoneón e la sua visione ha cambiato per sempre il tango argentino, rappresenta una preziosa connessione tra Agnone e il mondo. Una connessione che questa serata ha reso ancora più viva e indimenticabile.