All’indomani della decisione del Tar Molise di accogliere il ricorso del Comune di Castel del Giudice e concedere la sospensiva in merito al bando del Pnrr che assegna 20 milioni di euro a Pietrabbondante, Giovanni Tesone, ex sindaco di quella che fu la patria dei Sanniti, esce allo scoperto e senza mezzi termini bacchetta il primo cittadino Lino Gentile.
“Non si può tollerare l’azione legale di un sindaco intrapresa nei confronti del suo stesso territorio estremamente bisognoso di risorse – dice Tesone al sito amolivenews.it – Ho appreso con stupore del ricorso presentato dal sindaco di Castel Del Giudice nei confronti del comune di Pietrabbondante in merito al finanziamento del Pnrr. La valorizzazione del sito archeologico di Pietrabbondante avrebbe generato un impatto positivo sull’intera regione Molise, compreso Castel Del Giudice. Eppure – aggiunge Tesone – quando si è trattato di Borgo Tufi, tutto l’Alto Molise ha gioito per la sua rinascita attraverso i fondi pubblici, creando un esempio positivo per i comuni del circondario”. Ed ancora, dichiara Tesone: “Parlando di merito culturale con la C maiuscola, vorrei capire come il borgo di Castel del Giudice, che immagino tra non molto sarà accorpato all’Abruzzo come frazione di Ateleta, di che storia vuole parlare? Caro Lino – conclude –, mio malgrado devo dirti che tutto ciò è esclusivamente una guerra tra poveri, ma così facendo diamo un’immagine negativa e di incapacità nella gestione del nostro territorio”.