Studenti universitari dell’alto Molise impossibilitati a fare i pendolari per raggiungere l’Unimol di Campobasso. Ad oggi l’unica corsa su gomma disponibile è quella che parte da Agnone alle 6,10 con arrivo nel capoluogo alle 8,10 e conseguente ripartenza alle 14,10 con rientro alle 16,10. Oltre all’estenuante tempo di viaggio (circa due ore), si capisce bene che resta impossibile frequentare corsi pomeridiani. Il problema, già sollevato in passato, è stato rilanciato in questi giorni da un gruppo di studenti che chiamano in causa amministrazioni comunali, istituzioni regionali e la stessa Università, con quest’ultima, che a sua volta, ha istituito una navetta gratuita Campobasso – Pesche d’Isernia.
“Ci sentiamo studenti di serie B – scrivono in una missiva inviata alla nostra redazione alcuni universitari residenti in diversi centri dell’alto Molise – Oggi, ad esempio, uno studente di Agnone, Poggio Sannita, Belmonte del Sannio o Capracotta che desidera frequentare una facoltà all’Unimol, è costretto ad affittare casa a Campobasso impoverendo ulteriormente il tessuto sociale ed economico dei paesi delle aree interne già alle prese con il dilaniante fenomeno dello spopolamento”.
Una problematica, quella di un collegamento diretto con il capoluogo di regione, solo sfiorata e mai affrontata di petto dalla classe politica o dal mondo della scuola. Proprio quest’ultimo finisce nel mirino degli studenti. “Alla vigilia delle immatricolazioni – scrivono ancora gli studenti – puntualmente l’Unimol si presenta negli istituti superiori di Agnone chiedendo ai ragazzi di iscriversi all’Università del Molise, salvo poi dimenticare di mettere in campo azioni concrete da permettere agli studenti di viaggiare. Spiace soprattutto registrare che per altre zone del Molise tutto ciò è stato fatto, ma così facendo si attuano due pesi e due misure che sinceramente non siamo più disposti a tollerare”. Inutile dire che la pratica del pendolarismo potrebbe, in qualche maniera, evitare anche l’esodo di studenti verso altre Unversità (Rom, Napoli, Pescara, ecc).
C’è da dire che un’altra possibilità per raggiungere Campobasso esisterebbe, ovvero quella di recarsi ad Isernia per poi proseguire a bordo della navetta istituita dall’Unimol, ma spesso non ci sono coincidenze con gli orari, senza tener conto di un tragitto molto più lungo.
“Non chiediamo di viaggiare gratis come accade per i nostri amici di Isernia, ma quanto meno che Unimol e istituzioni si facessero promotori di valutare la possibilità di istituire una navetta con orari accessibili a noi studenti. L’hub naturalmente dovrebbe essere su Agnone” concludono nella missiva.
L’assenza di un collegamento rapido su gomma tra alto Molise e Campobasso non riguarda solo gli studenti. Infatti molti lavoratori sono costretti a viaggiare con auto proprie o trasferirsi nel capoluogo ormai divenuto centro calamitante anche per quanto riguarda l’erogazione di servizi sanitari, amministrativi, nonché commerciali. E’ arrivato davvero il momento di dare una risposta a queste istanze che altrimenti acuirà il processo di desertificazione delle aree interne.