Una lettera aperta indirizzata al ministro del Lavoro, Nunzio Catalfo, e al governatore del Molise per chiedere un intervento risolutivo e deciso in merito alla vertenza Gam. A siglarla è don Alberto Conti, direttore della Caritas diocesana di Trivento, che sottolinea il rischio concreto per poco meno di trecento persone di essere licenziate e mandate a casa dopo settimane di cassa integrazione. Di seguito il testo della missiva.
«Intendo portare alla Vostra attenzione la vicenda drammatica dei lavoratori e delle lavoratrici della G.A.M., un’azienda agroalimentare molisana, che dopo un lunghissimo periodo di cassa integrazione e
mobilità dal prossimo 4 novembre vedranno interrotta definitivamente l’erogazione del sussidio e diventeranno ufficialmente disoccupati. Si tratta di 273 persone che con le loro famiglie hanno nel lavoro in
quella azienda, che ha vissuto vicissitudini varie tra rischi ripetuti di chiusura e illusori progetti di rilancio, la loro unica fonte di sostentamento. I lavoratori e le lavoratrici si sono rivolte a noi, Caritas nazionale e diocesana, chiedendo di aggiungere la nostra voce alla loro e di rafforzare la richiesta di una soluzione che valga ad assicurare loro
un futuro.
Non ho proposte da sottoporre alla Vostra attenzione, né ritengo che questo possa essere il compito della Caritas che invece consiste – e così lo sentiamo forte – nell’avvertire degli effetti disastrosi
che la fine del lavoro nelle nostre terre sta determinando. Delle gravi prospettive sociali, economiche, umane che sembrano sul punto di aprirsi, come un baratro che risucchia tutto e tutti nel suo fondo,
scrivono le stesse lavoratrici e gli stessi lavoratori nell’appello che ci hanno indirizzato per chiedere di sostenerne le ragioni presso le Autorità che hanno il potere e il dovere di intervenire. Sono le prospettive
dell’esodo degli anziani che si somma a quello già avvenuto dei giovani, dell’accentuazione dello spopolamento dei nostri paesi, della fine della vita delle nostre comunità che pure, in questi tempi, potrebbero essere rifugio contro le asperità e le devastazioni che uno sviluppo sbagliato e uno squilibrato rapporto con la natura e l’ambiente stanno provocando con costi forse ancora non immaginati in tutta la loro crudezza.
Vi chiedo, perciò, di intervenire: con il cuore, con la mente, con la competenza vostra e la forza che le istituzioni possono garantire.
La Caritas di Trivento mette a disposizione il suo impegno per concorrere, come può e come deve, alla soluzione della lunga vertenza della GAM.
In confidente attesa di un riscontro saluto con cordialità».