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  • Viale Castelnuovo, a quando i marciapiedi e una via d’uscita?

     

    AGNONE – L’associazione culturale Università delle Generazioni,  fin dalla sua costituzione pubblica al teatro Italo-Argentino  di Agnone del 31 gennaio 1995, ha cercato di essere vicina a tutte le generazioni e al territorio, ricevendo da questi molteplici input, segnali ed ispirazioni per la propria azione sociale. Ad esempio, una delle esigenze espresse dai cittadini di Viale Castelnuovo (il più popoloso rione della cittadina altomolisana) è stata, fin dalla sua nascita negli anni ottanta, quella di avere almeno un marciapiedi per tutta la sua percorrenza (dal campo sportivo Civitelle fino all’ultima casa, nei pressi della incompiuta costruzione  del nuovo ospedale) e qualche via alternativa di interconnessione essendo un “viale chiuso”, senza vie di fuga o di collegamento con Via Civitelle o Viale Vittorio Veneto. Inutili finora sono stati gli interventi diretti, le petizioni,  le “lettere aperte” e persino intere pagine di giornale indirizzate ad ogni sindaco che si è succeduto negli ultimi 25 anni. L’ultimo sindaco, ing. Michele Carosella, ha dichiarato di non poter intervenire perché, abitando proprio a Viale Castelnuovo, potrebbe essere accusato di pensare a se stesso!

    Perciò, non resta che rivolgersi fin d’ora al … “sindaco che verrà” sperando che questi prenda a cuore l’annosa e necessaria “messa in sicurezza” di Viale Castelnuovo.  Intanto, è doveroso chiarire che le opere di urbanizzazione sono già state pagate all’origine da chi ha costruito casa su questo importante asse viario cittadino; quindi non uno, ma due marciapiedi (lato destro e lato sinistro) avrebbero dovuti essere pronti e fruibili fin da 30 anni fa. Poi, c’è da evidenziare che, in caso di interruzione di tale strada (per incidente o manutenzione), non c’è alcuna via di comunicazione (o via di fuga) con le strade parallele come appunto, Via Civitelle e Viale Vittorio Veneto. All’Ufficio Tecnico del Comune pare che ci sia già un progetto per la messa in sicurezza di Viale Castelnuovo. Ma è un progetto che va finanziato e finora alcun sindaco ha avuto la capacità di trovare i soldi per tale opera assai necessaria, data la popolosità del rione, visto e considerato pure che è assai frequentato da pedoni (persone di ogni età di cui alcune cariche di spesa in salita e specialmente studenti e bambini).

    L’Università delle Generazioni deve dare conto al “sindaco che verrà” di numerosi abitanti che si rivolgono a tale associazione perché funga da megafono alle loro richieste. In particolare, deve farsi portavoce di persone che hanno avuto infortuni per scivolate sul ghiaccio della carreggiata o impatti con automobili, mentre un marciapiedi con passamano nei punti più difficili darebbero maggiore garanzia e sicurezza a chi è costretto ad andare a piedi. Si sappia che la strada di Viale Castelnuovo è assai pericolosa. Di solito, le automobili (specialmente in discesa)vanno più veloci della indispensabile prudenza. Forse sarebbe il caso di mettere rallentatori o rilevatori di velocità che permettano di sanzionare gli indisciplinati che possono mettere a repentaglio l’incolumità dei pedoni. Probabilmente, in caso di incidente, il Comune potrebbe essere portato in giudizio per omissione di opere di sicurezza pubblica. Meglio prevenire, ovviamente!

    Domenico Lanciano 

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