CASTIGLIONE MESSER MARINO – «Questa è l’attenzione che mostrano nei nostri confronti le amministrazioni pubbliche d’Abruzzo: un sacchetto di asfalto a freddo. Tanto vale l’Alto Vastese? Due giorni prima del voto per le regionali si sono evidentemente vergognati e hanno mandato i cantonieri a tappare qualche buca con dell’asfalto in sacchetti».
Caustico il commento dei residenti a Castiglione Messer Marino rispetto alla situazione di totale dissesto in cui versa la mulattiera, il vecchio tracciato che collega Alto Vastese e Alto Molise passando per località Secolare di Agnone. Il percorso alternativo, così definito dalle autorità, è tornato transitabile dopo trent’anni di abbandono e solo in seguito alla chiusura per rischio crollo del viadotto tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio. «Una strada adatta solo al transito di trattori e mezzi agricoli», per stessa ammissione pubblica del presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, che di colpo ha dovuto assorbire tutto il traffico da e per l’Alto Molise. Barriere laterali inesistenti, segnaletica orizzontale nemmeno a pensarci visto che la sede stradale è completamente dissestata, buche ovunque, smottamenti e un paio di passaggi in frana rendono il transito molto simile ad una impegnativa prova di rally. E se Isernia ha già stanziato i fondi e appaltato i lavori per sistemare alla meglio la mulattiera, almeno asfaltandola, sul versante Chietino non si muove foglia. Il cantiere aperto è durato due giorni, il tempo di attivarlo e posizionare delle transenne. Poi il lungo stop a causa del maltempo. E gli spazzaneve hanno causato un ulteriore peggioramento del manto stradale. Poi, improvvisamente, due giorni prima del voto per le regionali, i cantonieri della Provincia di Chieti ricevono l’ordine di andare a tappare qualche buca nei pressi del ponte Sente, quello vecchio. A fronte di strade provinciali chiuse da quasi quattro anni, come quella di Fraine. Ridicoli.
Francesco Bottone