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  • Emergenza sanitaria, la preside Paolella: «La scuola ha avuto un ruolo fondamentale»

    Pubblichiamo, di seguito, la lettera aperta della preside dell’istituto scolastico di Castiglione Messer Marino-Carunchio, Anna Paolella, indirizzata agli alunni, al corpo docente e a tutto il personale, ai sindaci dell’Alto Vastese e ai genitori, a tutta la comunità montana.

    Cari tutti,
    sono trascorsi quasi tre mesi dal 5 marzo scorso, una data che difficilmente dimenticheremo, come non dimenticheremo questo tempo trascorso in isolamento a gestire, sia personalmente sia come cittadini, un’emergenza mondiale senza precedenti.

    La dirigente Anna Paolella

    Il mio primo giorno di scuola a Castiglione, lo scorso primo settembre, mentre per la prima volta parlavo ai colleghi del nostro istituto, docenti ed Ata, pensavo al percorso che avremmo costruito assieme, ai progetti, all’organizzazione di quella che finalmente potevo chiamare la mia scuola. Ho ripensato spesso in questi mesi alle riunioni che abbiamo fatto,
    alle volte in cui ci siamo visti, agli incontri farciti di strette di mano, di sorrisi e talvolta anche di scambi accesi per migliorare la qualità della scuola, per renderla un posto migliore in cui crescere tutti assieme e in cui costruire il senso di appartenenza ad una comunità.
    Nessuno di noi quel primo settembre pensava che di lì a qualche mese avrebbe dovuto affrontare una prova di resilienza tanto dura e logorante. Nessuno immaginava che all’improvviso la propria vita familiare, personale, professionale e sociale si sarebbe interrotta per approdare ad un nuovo modo di condividersi come persona e come
    professionista.
    L’esperienza mi ha insegnato che la vita, se toglie qualcosa, aggiunge e migliora altro. Questo è quanto accaduto in questi tre mesi. L’emergenza epidemiologica ci ha tolto gli spazi della conoscenza, dei giochi e delle
    chiacchierate tra amici, ci ha allontanato fisicamente, ma ci ha fatto scoprire una nuova vicinanza, fatta di idee, di emozioni e di condivisioni virtuali. Ci siamo conosciuti in modo più diretto e profondo, abbiamo dato valore a ciò che è essenziale per la nostra esistenza, anche dal punto di vista affettivo e cognitivo. La scuola ha avuto un ruolo fondamentale.
    Ha rivoluzionato dal basso, attraverso migliaia di insegnanti, discenti, amministrativi e genitori, in un tempo brevissimo, un sistema scolastico tradizionale, forse anche obsoleto, declinando l’assenza in una nuova presenza. Forse mai come in questi mesi insegnanti e genitori hanno lavorato assieme e hanno collaborato non solo per l’apprendimento dei
    propri discenti e dei propri figli, ma per costruire un nuovo ambiente di cooperazione educativa, una nuova socialità che mediasse tra il bisogno di partecipazione e l’obbligo di isolamento.


    Voglio ringraziare soprattutto voi genitori e le famiglie, perché avete sostenuto in ogni momento le nostre scelte, valorizzandole e sostenendole. Ci avete affiancati nel difficile lavoro educativo. Grazie a voi tutti, colleghi docenti, per l’attenzione, la premura, la prontezza nel mettervi in gioco soffocando il timore di sbagliare e di non farcela nell’utilizzo di canali
    educativi nuovi, sconosciuti e particolarmente delicati. Grazie per la vostra volontà ferrea di andare avanti, nonostante le difficoltà, di sperimentarvi e sperimentare nuovi percorsi.
    Mai ho visto in questi mesi un momento di cedimento o di opposizione rispetto a questa nuova funzione di insegnamento telematico; mai nessuno di voi ha manifestato segni di insofferenza, perché ha vissuto della forza e del sostegno derivanti dal fatto che i bambini e
    i ragazzi non potevano sentirsi abbandonati dai loro insegnanti.
    Avete costruito una nuova scuola, senza muri, senza banchi e sedie, ma piena di speranza e di accompagnamento. Siete stati per tre mesi i compagni di viaggio dei ragazzi e delle loro famiglie.
    La didattica a distanza non potrà mai avere, sia in termini di apprendimento sia di relazione, la significatività dell’incontro che avviene nelle aule scolastiche dove tutto muove e stimola le idee e i comportamenti. Eppure, in questi mesi, tutti voi avete creato un nuovo
    spazio di condivisione, un nuovo modo per arrivare ai vostri alunni, per non lasciarli soli, perché continuassero ad imparare.


    Tutto questo difficilmente sarà dimenticato. Un pensiero particolare va agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado. Ragazzi, affronterete a breve il primo vero esame della vostra vita. Non dimenticate questo momento, le emozioni e la tensione che lo contraddistinguono, nonostante la distanza e la modalità insolita della prova d’esame. Vi auguro che il nuovo cammino delle superiori
    sia foriero di tante soddisfazioni e diventi la strada che segnerà il passo da percorrere per un proficuo e sereno futuro quali cittadini attivi e fattivi della società del domani.


    Ringrazio i Sindaci e le Associazioni del territorio per la presenza costante, la premura nel rispondere ai bisogni della scuola, anche in un momento che vi ha visti impegnanti in altre emergenze sicuramente più impellenti. Un grazie sincero va a tutte le famiglie, al presidente del Consiglio d’Istituto, ai rappresentanti di classe, interclasse e intersezione, che con collaborazione, con passione e dedizione hanno permesso un dialogo costante, una comunicazione davvero efficace con
    tutte le componenti della scuola. Un grazie particolare va ai miei Collaboratori, ai Responsabili di plesso e ai coordinatori di classe, alla Responsabile SPP e alle Funzioni strumentali, all’Animatore
    digitale e al Team dell’Innovazione per il lavoro puntuale e intenso svolto in questi mesi. È grazie a loro, un staff prezioso, se la didattica, i progetti, l’utilizzo dei dispositivi tecnologici non hanno mai avuto rallentamenti.
    Ringrazio le Assistenti amministrative e la DSGA perché anche da casa, in lavoro agile, hanno instancabilmente portato avanti in modo puntuale e tempestivo, tra mille difficoltà, tutti gli aspetti gestionali del sistema scuola. Sono loro la vera forza motrice che sottende l’intera organizzazione scolastica, persone e professioniste di grande competenza e valore morale.


    Un saluto ai Collaboratori scolastici e al Personale della mensa che hanno visto interrotta la loro vita professionale in modo improvviso.
    Un pensiero va alla RSU d’Istituto e ai Sindacati di comparto per l’appoggio e il sostegno costante, anche in questi mesi di sospensione delle attività didattiche e di telelavoro.
    Ringrazio anche gli Organi di Stampa, in particolare l’Eco dell’Alto Molise, perché hanno puntualmente dato voce al nostro istituto, comunicando tutte le iniziative formative ad una comunità più ampia e partecipando attivamente ai nostri progetti scolastici.
    Vi ringrazio, perché tutti siete stati protagonisti consapevoli, leali e appassionati di questo nostro comune percorso.
    Un ringraziamento sincero va infine a voi tutti perché mi avete dato lo slancio motivazionale per affrontare sin dall’inizio dell’anno scolastico, ma soprattutto durante questa emergenza, una nuova sfida con una realtà scolastica inedita.

    Il direttore dell’Eco, Maurizio d’Ottavio, insieme a Bottone, nel corso di un incontro a scuola


    Grazie a voi ho saputo dare senso e significato a ciò che ho vissuto professionalmente negli ultimi mesi, in cui mai mi avete lasciato sola ad affrontare le emergenze, anzi, il vostro bagaglio umano e professionale mi è stato di sostegno e conforto in ogni momento.
    Sono orgogliosa di avervi avuto accanto in questo difficile viaggio.
    Mi piace salutarvi con la speranza che a settembre ci ritroveremo tutti di persona, per riprendere assieme il filo dei rapporti e della presenza che abbiamo dovuto dolorosamente interrompere.
    Buona ripresa a tutti noi!

    Anna Paolella

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