Negli ultimi due giorni tutta la stampa nazionale è dominata dal dibattito sulla chiusura delle scuole, considerata l’evoluzione della variante inglese in particolare. L’Abruzzo, insieme ad altre regioni, da lunedì vedrà chiuse le scuole primarie e secondarie, assicurando la didattica a distanza e quella in presenza solo a particolari categorie.
«Nel frattempo, – spiega il presidente della Regione, Marco Marsilio – ho dato disposizioni alle Asl perché venga data priorità alla vaccinazione per il personale scolastico: prima completiamo l’operazione, prima potremo riaprire in sicurezza. In questo, l’Abruzzo anticipa le decisioni che saranno assunte a livello nazionale. La scelta non è ideologica: chiunque si trovi di fronte alla diffusione della variante inglese, non può che registrarne gli effetti e agire di conseguenza. La Gran Bretagna, non a caso, ha seguito questa strada: rigide chiusure, anche delle scuole e campagna vaccinale a tappeto».
«Oltre a stilare il nuovo cronoprogramma per completare prioritariamente la vaccinazione del personale scolastico, verrà pianificata una redistribuzione delle dosi disponibili in Abruzzo per incrementare la campagna nelle zone rosse. – aggiunge Marsilio – Venerdì scorso ho sottoposto questo tema ai sindaci dei capoluoghi e ai Presidenti delle Province, riuniti per una doverosa consultazione in vista della nuova ordinanza, e ho trovato da parte di tutti unanime consenso a questo modello solidale e collaborativo. Nessuna guerra di campanile».