A conclusione di complessa ed articolata attività d’indagine esperita dai Carabinieri di Campobasso, una donna casertana è stata deferita alla competente autorità giudiziaria poiché ritenuta possibile responsabile di un’acquisizione fraudolenta di dati personali e di tentata truffa.
Le indagini sono partite da una denuncia presentata presso gli Uffici della predetta Stazione, in cui un cittadino lamentava di essere stato contattato da una sospetta operatrice di una società di telefonia mobile.
Quest’ultima, servendosi di particolari artifizi comprendenti anche falsi indirizzi mail recanti il nome della predetta società di telefonia, induceva il denunciante a produrre diversi dati sensibili, quali codici, coordinate IBAN e documenti di riconoscimento, al fine di attivare una nuova promozione.
Dopo aver carpito i dati d’interesse, la presunta operatrice faceva perdere le sue tracce e tale comportamento favoriva nel denunciante l’idea che potesse essere stato truffato pertanto decideva di recarsi dai Carabinieri per formalizzare la querela.
La consultazione dei mezzi di tecnologia informatica in dotazione alle Forze dell’Ordine, unitamente alle abilità investigative dei militari procedenti, consentiva di accedere all’intestazione dell’utenza telefonica utilizzata per contattare il denunciante, nonché al possibile materiale utilizzatore.
Il presente episodio dimostra come, in un periodo storico pienamente addentrato nei moderni sistemi telematici, sia molto importante procedere con cautela nei servizi tele-gestiti, in modo tale da attuare una prevenzione delle truffe informatiche, ancor prima che le stesse vengano portate a compimento e comunque, così come consigliato dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Campobasso, Capitano Antimo Ventrone, nel dubbio, allertare subito le Forze dell’ordine al fine di attivare immediate indagini finalizzate ad evitare spiacevoli accadimenti.