Nella ricorrenza dell’8 marzo 1990 in Agnone, nella sala comunale del Circolo di Conversazione, l’animatore culturale Domenico Lanciano, durante la festa regionale della donna, ha dato il via alla PUD – Proporzione Uomo Donna, ovvero una piattaforma (si direbbe oggi) in cui possano incontrarsi uomini e donne per cercare di eliminare vecchi e nuovi tabù e per realizzare ‘insieme’ una nuova civiltà nei rapporti tra i due sessi, specialmente nel campo della collaborazione sociale a favore del bene comune, tralasciando definitivamente la ‘competitività’ in ogni settore della vita pubblica ma anche privata. Dal 1990 in poi sono state varie le iniziative sociali PUD tese al dialogo intergenerazionale, che poi ha portato alla fondazione dell’associazione culturale ‘Università delle Generazioni’. Proporzione Uomo – Donna si fonda sul principio che la natura (in proporzione anagrafica appunto) fa nascere più femmine che maschi; e tale situazione avrà pure un proprio significato strategico anche per la società oltre che per la vita quotidiana. Tanto è che la stampa di allora ribattezzò come ‘partito delle donne’ la PUD nata solo come associazione culturale.
Nelle elezioni politiche del 5-6 aprile 1992 la PUD agnonese ha cercato di sollecitare l’elettorato a votare più donne al Parlamento. Mentre, in vista delle elezioni del Capo dello Stato del maggio dello stesso anno 1992, ha realizzato una intensa campagna di sensibilizzazione verso una donna al Quirinale, aspirazione disattesa perché come Presidente della Repubblica è stato eletto Oscar Luigi Scalfaro. Tuttavia dal 1992 in poi la PUD non ha mai tralasciato occasione per sollecitare i politici e in particolare i parlamentari a fare quel salto di qualità e di civiltà con l’elezione al Quirinale e/o a Palazzo Chigi di una donna.
Purtroppo, non è ancora entrata nella mentalità della politica italiana la possibilità di portare una donna nei ruoli più alti della Repubblica, dopo ben 76 anni dall’accesso femminile alle elezioni locali e nazionali del 1946; mentre altri popoli (persino di recentissima indipendenza) hanno raggiunto tale traguardo molto prima della sedicente civilissima Italia. Pur nel devoto rispetto della rielezione sabato 29 gennaio 2022 del Presidente Mattarella, la PUD si rammarica nel constatare che il traguardo di una Donna al Quirinale si allontana ancora una volta. Bisogna, quindi, lavorare fin da oggi per sensibilizzare meglio e ancora di più gli italiani affinché maturino i tempi per le prossime scadenze riguardo Palazzo Chigi e altre alte Istituzioni.
“Il Quirinale e Palazzo Chigi non si conquistano con il solo principio costituzionale della parità tra uomo e donna – afferma Domenico Lanciano – bensì con un intenso lavoro sulla sensibilità culturale di tutti i cittadini e specialmente dei cosiddetti ‘grandi elettori’ entrando il più possibile nei centri decisionali della nostra Repubblica, dai Comuni all’Europa e all’Onu. Per tale motivo faccio appello a tutte le donne italiane, specialmente alle loro associazioni di ogni ordine e grado, ma anche a tutti gli uomini di particolare sensibilità e lungimiranza, di creare un vero e proprio ‘Partito delle Donne’ per avviarsi a conquistare le Istituzioni, in proporzione alla loro anagrafe e al loro valore sociale. Ne beneficeremo pure noi uomini, le nostre famiglie, la nostra quotidianità, la coesione sociale e l’intero universo-mondo”
In attesa del pronunciamento di Salvatore Mongiardo, filosofo delle donne, scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone, la prima associazione a rispondere all’appello della PUD è quella degli ‘Stati Generali delle Donne’ la cui coordinatrice nazionale Isa Maggi così si è espressa: “La recente mancata elezione di una donna al Quirinale è stata l’ennesima occasione persa per far diventare l’Italia un ‘Paese per donne’. Ora parte un cantiere civico per dare voce alle donne e finalmente avanzare nostre candidature alle prossime elezioni. Ed ora è il momento di iniziare davvero”.