L’associazione a carattere sindacale Pianeta Sindacale Carabinieri PSC Assieme ha stipulato un’innovativa assicurazione per i Carabinieri associati che garantisce la copertura che abbraccia il diritto familiare con la conseguente tutela dei figli e di tutta la famiglia del militare. «Un accordo chiaro e trasparente con Tutela Legale spa ed Assytech per garantire una copertura assicurativa alla fragilità del carabiniere per affrontare contenziosi amministrativi e le divergenze familiari senza gravare sulla propria economia personale e familiare» commentano dalla sigla sindacale.
«Dietro una divisa c’è l’uomo: questo il principio su cui si ispira l’associazione PSC Assieme che intende proporre un innovativo servizio per il carabiniere, di ogni ordine e grado, volto a garantire uno dei principi fondanti la nostra costituzione quale è la famiglia. – continua la nota dell’associazione che vede impegnato in prima persona Alessandro Falasca in qualità di capo coordinamento regionale del Molise – Nella tutela della famiglia del Carabiniere entra in scena anche la tutela e prevenzione grazie al forte contributo dato dall’Associazione “Padri e Madri separati” che potranno garantire al Carabiniere un punto di ascolto indispensabile per consentire al militare di affrontare quei momenti difficili grazie alle professionalità messe a disposizione dall’Associazione che accompagneranno “mano per mano”, ascoltandolo e indirizzandolo nella gestione della fragilità al fine di affrontare la quotidianità ponendolo nella migliore condizione per svolgere quel ruolo sociale di riferimento da chi è chiamato a curare l’ordine e la sicurezza pubblica di tutte le comunità del nostro bel paese. Si tratta di una delle tante iniziative di PSC Assieme a favore dei suoi associati come quella che prevede la copertura assicurativa grazie alla quale viene messa a disposizione del Carabiniere la competenza e la professionalità degli studi legali del network “PSC legal” di Pianeta Sindacale Carabinieri onde consentire al carabinieri associato di poter affrontare un ricorso amministrativo dinanzi al Tar».