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  • Dalla Figc il riconoscimento ufficiale di “scuola calcio”, Sica: «Ora serve un sostegno concreto»

    Il comitato regionale del Molise della Federazione italiana gioco calcio, «analizzata la documentazione pervenuta da parte delle società, relativamente alla stagione sportiva 2021/2022» ha assegnato alla Asd Polisportiva Olympia Agnonese il titolo di “scuola calcio“. Un riconoscimento ufficiale, dunque, che premia l’impegno e la dedizione poste in essere dallo staff, dai tecnici ai dirigenti, che ruota attorno alla interessante e reattiva realtà sportiva agnonese. Una scuola calcio che nelle sue varie articolazioni differenziate per età e classi è in grado di attrarre centinaia di giovani atleti o aspiranti tali dai vari centri dell’Alto Molise e dal vicino e confinante Alto Vastese.

    Sono circa centocinquanta, ad esempio, in questa stagione, i ragazzi e le ragazze che si sono iscritte alla scuola calcio, a dimostrazione di come lo sport possa rappresentare un’attrazione per Agnone, con tutti gli intuibili risvolti in termini economici per l’intero territorio. Il riconoscimento ufficiale di “scuola calcio”, dunque, rende particolarmente soddisfatti i responsabili Fernando Sica e Maurizio Sabelli, i quali già pensano al futuro, a come fare sempre di più e meglio: «Per il prossimo anno, se tutto andrà per il verso giusto e il contagio da Covid si annullerà, – spiegano dalla scuola calcio – ci organizzeremo in tempo, con il responsabile tecnico della Figc attività di base, De Gregorio, per ottenere il riconoscimento di scuola calcio di “Elite“. La nostra realtà è già, nei fatti, una scuola calcio di riferimento per il settore giovanile di tutto l’Alto Molise e Alto Vastese e Chietino. L’obiettivo è di coinvolgere le Province e le amministrazioni comunali invitandole a mettere a disposizione dei bus navetta per il trasporto dei ragazzi e delle ragazze dei vari centri, per permettere loro di prendere parte agli allenamenti e alle attività della scuola calcio».

    Una richiesta, quella di un trasporto dedicato alla scuola calcio di Agnone, già formulata in altre occasioni dai responsabili del settore giovanile. Nelle scorse settimane, durante un incontro al quale prese parte anche il consigliere delegato del Comune di Agnone, Franco Marcovecchio, proprio Sica sollecitò in tal senso l’esponente dell’amministrazione Saia. Il consigliere Marcovecchio manifestò la totale disponibilità dell’amministrazione comunale, ma alla luce dei fatti si trattò di una mera dichiarazione, atteso che nulla di concreto è stato fatto per migliorare le strutture sportive esistenti o per dare una mano alla società sportiva e alla scuola calcio in particolare. Basti pensare, ad esempio, alle trasferte dei ragazzini della categoria Esordienti: pare sia particolarmente difficile trovare un autobus che possa portare la squadra nelle varie sedi dove sono previsti gli incontri e i genitori continuano a mettere a disposizione le proprie automobili per sopperire all’assenza di un trasporto pubblico che si potrebbe organizzare su due piedi.

    Gli Esordienti al Marchese Del Prete di Venafro, in trasferta senza un pullman

    Al di là di queste recriminazioni, sia pure legittime, e nonostante la scarsa attenzione mostrata dall’amministrazione comunale nei confronti della società sportiva, il riconoscimento ufficiale di scuola calcio rinsalda in qualche modo il morale dello staff e fa pensare in grande. «Abbiamo in mente di organizzare tornei nazionali e internazionali di più giorni, coinvolgendo decine di società italiane e straniere e centinaia di ragazzi di tutte le età, con le famiglie al seguito, utilizzando anche le strutture e gli impianti sportivi dei paesi limitrofi, come ad esempio il bellissimo campo di Vastogirardi, quello di Capracotta in fase di arrivo e anche le strutture di Castiglione Messer Marino. – continua Saia – Tutto questo movimento porterebbe benessere economico per tutti i paesi e soprattutto farebbe conoscere sempre di più l’Alto Molise. Ma per farlo non basta la nostra volontà, serve che la politica ci creda e ci dia una concretamente una mano, migliorando le strutture sportive esistenti e i servizi collegati».

    Francesco Bottone

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