Ieri mattina, a Chieti, si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Prefetto, Mario Della Cioppa. L’ex Questore di Roma ha ricevuto gli onori delle forze dell’ordine del territorio davanti al monumento ai Caduti presente all’interno della Villa Comunale della città.
Mario Della Cioppa, nato Pescara nel 1959, si è laureato in Giurisprudenza a Teramo, ha conseguito il Master Universitario di II° Livello nella Formazione, presso l’Università Cattolica di Milano e il Master Universitario di II° livello in “Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale”, presso l’Università La Sapienza di Roma.
Ha ricoperto il primo incarico da questore ad Alessandria nel 2015, poi ad Ascoli Piceno e Fermo, dove nel 2016 ha vissuto l’esperienza del terremoto. Nel 2017 il trasferimento a Foggia. Da giugno del 2019 era alla guida della questura di Catania. Il 21 novembre 2019, è stato nominato dal Consiglio dei Ministri, Dirigente Generale di pubblica sicurezza. Nel maggio del 2021 è stato nominato Questore di Roma. Ora è il nuovo Prefetto della Provincia di Chieti.
ANSA) – CHIETI, 05 DIC – Ha illustrato le linee principali della sua azione il nuovo prefetto di Chieti Mario Della Cioppa, questore di Roma fino a pochi giorni fa, 17 mesi di lavoro gomito a gomito con il prefetto Matteo Piantedosi poi nominato ministro dell’Interno.
Prima linea d’azione, ha spiegato in conferenza stampa, è un’aggiornata analisi delle aree da ritenere sensibili sotto il profilo della sicurezza, ciò finalizzato all’eventuale rimodulazione dei servizi di Polizia per rilanciare la presenza dello Stato sul territorio.
“Questo – ha detto – è uno dei miei primi obiettivi per alzare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. La mia prima interlocuzione sarà con il questore Francesco De Cicco, una diretta interlocuzione ci sarà con i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. La prefettura fornirà la massima attenzione a quelle aree in sofferenza non solo sotto il profilo squisitamente di polizia. Sarà mia cura garantire massima collaborazione e supporto ai sindaci, che sono gli eroi del territorio”.
Seconda linea di azione, massima incisività nel contrasto al crimine con l’aggressione, ove ce n’è bisogno, ai patrimoni illecitamente ricavati o realizzati, “dando massimo impulso alle forze di polizia e non mancando di rapportarmi con l’autorità giudiziaria”. Terzo punto, massima attenzione alle sollecitazioni che pervengono dalla cittadinanza, sia direttamente sia attraverso Comuni, organismi, associazioni di categoria: “è mio preciso intendimento proporre un’azione operativa all’altezza della situazione anche attraverso procedure di polizia di prossimità. Porterò il Comitato di ordine e sicurezza pubblica anche fuori dalla prefettura, soprattutto su Lanciano e Vasto dove saranno invitati i sindaci dei comprensori”. E ancora, rilancio e verifica di tutti i piani di emergenza esistenti per “oliare” al meglio il meccanismo di intervento di tutte le componenti, anche stimolando esercitazioni. L’obiettivo è “realizzare un modello operativo efficace, immediatamente pronto in caso di necessità emergenziali”.
“Sarò un rompiscatole – ha concluso – ma a fin di bene, proprio nella funzione di prefetto rappresentante del governo della provincia”. (ANSA).