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  • Montate barriere mobili sulla provinciale 164 per salvare le salamandre

    Una presenza da record, con ben 37 partecipanti, per l’iniziativa di volontariato ambientale organizzata, per il quarto anno consecutivo, da Parco Nazionale della Maiella, Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, WWF Chieti-Pescara e Societas Herpetologica Italica sezione Abruzzo e Molise, significativamente intitolata “Una strada per le salamandre”, evento inquadrato nell’iniziativa erpetologica internazionale “Save the Frogs”. Quest’anno hanno aderito anche i volontari delle associazioni Salviamo l’Orso e Rewilding Apennines. 

    «Il problema è che la strada provinciale 164 tra Palena e Gamberale taglia a metà un bosco costringendo gli anfibi, numerosi in quest’area, ad attraversare il nastro d’asfalto per spostarsi verso l’acqua durante la stagione riproduttiva. Ciò provocava ogni anno stragi di salamandre, salamandrine e rane. Situazione intollerabile in un territorio protetto, dove la tutela della natura è una priorità assoluta» spiegano gli animalisti del Wwf. 

    Nei tratti maggiormente interessati dal passaggio degli anfibi, la Provincia di Chieti, il Parco Nazionale della Maiella e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, che in questa stessa area gestisce la Riserva Naturale Statale “Quarto Santa Chiara”, hanno realizzato alcuni sottopassi stradali che possono essere utilizzati da tutta la piccola fauna per attraversare la carreggiata senza rischiare di restare schiacciata. Bisogna però fare in modo che gli animali utilizzino i sottopassi. Qui entrano in gioco i volontari che sabato scorso hanno installato barriere mobili su entrambi i lati dalla strada provinciale sistemate in modo da convogliare gli anfibi, e qualsiasi altro animaletto, verso gli attraversamenti. È stato un impegno intenso, dalle 10 sino al primo pomeriggio, completato con una breve escursione nel bosco dove i volontari hanno incontrato numerose salamandre pezzate pronte alla migrazione e che saranno salvate dalle barriere. 

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