Una due giorni densa di appuntamenti per ribadire il “no” alla violenza sulle donne e sensibilizzare la comunità su questo tema drammaticamente attuale.
Domenica pomeriggio, le iniziative si sono aperte allo stadio ‘Civitelle’ prima della partita tra l’Olympia Agnonese e il San Pietro in Valle. I giocatori della squadra di casa hanno donato una rosa rossa a ogni spettatrice, un gesto simbolico che ha suscitato ampio apprezzamento. Sul campo, una panchina e scarpe rosse, simboli universali della lotta alla violenza di genere, hanno offerto un messaggio visivo potente. Particolarmente significativo è stato l’omaggio della terna arbitrale alle giovani calciatrici locali, sottolineando l’importanza di incoraggiare l’empowerment femminile nello sport. L’evento è stato organizzato dall’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Amalia Gennarelli, in collaborazione con la società sportiva presieduta da Mario Russo.
Lunedì mattina, le attività sono proseguite in piazza Unità d’Italia, dove gli studenti delle scuole superiori, guidati dalla dirigente Maria Rosaria Vecchiarelli, sono stati protagonisti di un’intensa riflessione. Attraverso poesie, letture e analisi, i ragazzi hanno posto l’accento sull’urgenza di una presa di coscienza collettiva, ricordando che dall’inizio dell’anno 99 donne sono state vittime di violenza in Italia. Un dato sconvolgente che ha alimentato il dibattito tra i giovani.
In serata, sempre in piazza, un’installazione simbolica ha fatto da sfondo a un momento commemorativo dal titolo Illuminare il buio della violenza. Presenti il sindaco Daniele Saia, gli assessori Amalia Gennarelli ed Enrica Sciullo, il consigliere Franco Marcovecchio e tanti cittadini. Il pubblico è stato profondamente colpito dalle testimonianze dei ragazzi della scuola primaria nonché dalla poesia recitata da Martina Bianchini, seguita da un’intensa interpretazione di Piccola Anima di Ermal Meta, che ha strappato applausi. Inoltre particolarmente permeanti le parole della maestra Concetta Carrano che ha offerto un incisivo intervento sul ruolo fondamentale della scuola nel formare una generazione più consapevole.
La serata si è chiusa con un emozionante flash mob: decine di cellulari illuminati hanno simbolicamente acceso una luce sul dramma della violenza di genere. Gli amministratori comunali hanno ribadito: “Mettere fine alla violenza sulle donne è una responsabilità condivisa. Da un anno a questa parte, altre 100 donne sono state uccise: un dato che ci spinge a un impegno continuo e sempre più forte”.
A riguardi nei giorni scorsi la presentazione del progetto Apri gli occhi, che punta a coinvolgere scuole, istituzioni e associazioni nella lotta alla violenza, estendendo l’impegno oltre il 25 novembre per agire quotidianamente. Una sfida che richiede la partecipazione corale di tutti per costruire una società più giusta e sicura.