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  • Riapertura al traffico ponte Sente: il Consiglio regionale pressa Anas, ma i tempi sono lunghi

    E’ andata in discussione ieri mattina, nel corso dei lavori del Consiglio regionale del Molise, la mozione, a firma dei consiglieri Greco e Primiani, avente ad oggetto “Impegno per l’apertura parziale al transito del Viadotto Sente-Longo durante i lavori di messa in sicurezza”. Nei giorni scorsi, quasi un colpo di scena tant’è che si è parlato di un vero e proprio miracolo ottenuto per intercessione di Sant’Antonio abate, sono partiti i pluri-annunciati interventi di messa in sicurezza del viadotto tra Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino.

    I mezzi della ditta di Castiglione Messer Marino all’imbocco del viadotto

    Una ditta di Castiglione Messer Marino ha attivato il cantiere alla base della famosa pila tre, quella oggetto della rototraslazione. Il consigliere regionale Greco, sarcastico, ha commentato: «Prima l’inaugurazione per la consegna dei lavori. Poi l’inaugurazione per il subappalto. Adesso aspettiamo la porchetta per l’arrivo della prima betoniera, quindi per la prima gettata di cemento. La verità che non vi racconta qualche personaggio in cerca di autore, è che sul viadotto Sente iniziano i lavori, ma non ci sono i soldi per completarli».

    I mezzi della Provincia e dell’Anas hanno attraversato il viadotto chiuso

    Tornando ai lavori del Consiglio regionale di ieri mattina, anzi di ieri pomeriggio perché il sesto punto all’ordine del giorno è stato discusso dopo la pausa pranzo, la votazione sulla mozione per la riapertura al traffico del viadotto in concomitanza con i cantieri si è aperta con l’introduzione da parte del consigliere Greco, primo firmatario. «Nei giorni scorsi ho rivisto una scena epica, da film. – ha esordito Grego – Ricordate il film “C’eravamo tanto amati“. Uno straordinario Aldo Fabrizi che interpreta il ruolo di Romolo Catenacci. Ad un certo punto c’è la scena di una gru che scarica, direttamente sul cantiere, una porchetta gigante avvolta dal tricolore. Si deve capire solo di chi sia stato, giorni fa, a rivestire il ruolo di Romolo Catenacci.

    Il presidente della Provincia, Daniele Saia e il consigliere provinciale Manolo Sacco all’avvio dei cantieri

    Siamo arrivati alle parodie sulla questione del Sente, perché se Saia inaugura il subappalto, allora è lecito aspettarsi la famosa porchetta per l’arrivo della prima betoniera. Le istituzioni devono rimanere serie, – ha sottolineato il consigliere regionale – soprattutto su questi argomenti che toccano le sorti del territorio. Dobbiamo capire bene le tempistiche di questo intervento di messa in sicurezza. E ricordiamoci che il Sente chiude al traffico, più di sei anni fa, perché la Provincia di Isernia, nel corso degli anni, non ha speso un euro di manutenzione. Ora che i lavori sono partiti, il vero dramma sarebbe quello di restare intrappolati nelle pastoie della burocrazia per trovare il resto del finanziamento necessario. Quel ponte rimane chiuso al traffico, nell’attesa di trovare i soldi che mancano?

    Il presidente Saia sul viadotto ascolta le informazioni rese dai tecnici dell’Anas

    Dobbiamo essere pragmatici: dobbiamo ottenere il massimo vantaggio dei cittadini, ma senza metterli in pericolo. Nessuno, in quest’aula, ha le competenze tecniche per dire se può o non può essere riaperto al traffico, ma diamo un segnale forte, politico, per chiedere ad Anas unanimemente se ci sono i presupposti tecnici e di sicurezza per poter lavorare e contemporaneamente far passare il traffico, dei soli autoveicoli. Un traffico leggero, con il viadotto costantemente monitorato da remoto mediante strumenti tecnici. Lo stesso presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, giorni fa ha violato il divieto di transito e ha percorso tutto il viadotto, facendo da cavia, e quindi dimostrando che il ponte tiene. Ecco la nostra proposta: chiediamo formalmente ad Anas di verificare le condizioni minime di percorribilità, le stesse che il Ministero nel 2018 aveva messo in conto.

    L’assessore Marone e il capo compartimento Anas, l’ingegnere Marasco, sul viadotto Sente

    Se tutta l’aula si pronunciasse in tal senso, vorrebbe dire che c’è la volontà del Consiglio regionale di chiedere ad Anas questo tipo di verifiche. Se i tecnici ci dicono che non è possibile, allora ce ne faremo una ragione. Anche perché, ricordiamolo, la rototraslazione della famosa pila c’è da decenni, addirittura dal cantiere di prima costruzione. Chiediamo dunque di riaprire a senso unico alternato, solo al traffico leggero. In tal modo stiamo facendo una vera e propria grazia alle comunità che stanno letteralmente morendo a causa della perdurante chiusura del viadotto. Siamo nella condizione di poter chiedere ad Anas questo, anche in ragione di tutti gli appalti milionari assegnati qui in Molise».

    L’assessore Marone, consigliere giuridico del Ministro Salvini

    «Si può lavorare a ponte aperto, lo fanno altrove, ovunque. – ha insistito Greco – Se l’assessore Marone riuscisse a fare questo miracolo, con la consueta serietà che lo ha contraddistinto sulla vicenda fin dalle prime ore, a quel punto potremmo davvero minimamente festeggiare, anche con la porchetta, ma per i cittadini che sono costretti ad una situazione assurda e drammatica. Riaprire al traffico significa mobilità attiva per la sanità, più classi nelle scuole, economia per l’Alto Molise».

    Il consigliere Greco sul viadotto Sente

    Prima del voto, la replica è toccata all’assessore Michele Marone: «Accogliamo questo ennesimo atto sul ponte Sente da parte del consigliere Greco. L’obiettivo della Regione e del mio assessorato, sin dall’inizio, è stato quello di porre in essere tutte le azioni politiche e amministrative per arrivare alla ristatalizzazione dell’arteria Istonia e alla riapertura al traffico di questa strada di rilevante importanza per due regioni e per tutto il contesto centro meridionale, sia economico che sociale. I lavori sono finalmente iniziati, al di là dei contorni folkloristici sottolineati dal consigliere Greco. Saranno impiegate le prime risorse di nove milioni di euro, stanziate dal Governo centrale. Grazie alla pronuncia del Consiglio superiore del lavori pubblici, nella seduta del 19 dicembre, tutta l’Istonia, compreso il ponte Sente, tornerà ad essere di competenza in Anas. Il carteggio è ora all’attenzione della presidenza del Consiglio dei ministri che andrà a riclassificare l’arteria come statale appunto. Questo significa che quando termineranno i nove milioni non serviranno sforzi e beghe per trovare altri fondi.

    L’ingegnere Marasco durante la presentazione dei lavori del primo stralcio

    L’Anas, che avrà nuovamente in gestione l’Istonia, potrà e dovrà fare manutenzione ordinaria e straordinaria sul ponte Sente, nell’ambito dell’accordo quadro, senza perdere ulteriore tempo nel reperimento di fondi. – ha spiegato nel dettaglio l’assessore Marone – Il capo compartimento Anas, l’ingegnere Marasco, disse chiaramente che questi primi interventi non avrebbero consentito la riapertura dell’arteria. Tuttavia dalla direzione generale delle manutenzioni di Anas ho ricevuto assicurazioni, per le vie brevi, che si darà l’incarico per uno studio geomorfologico grazie al quale si consentirà, con l’apposizione di sensori e altri accorgimenti tecnici, di verificare la possibilità di riaprire l’arteria in attualità dei lavori. Noi in questa assise non siamo tecnici, quindi è necessario che questi dati vengano verificati da chi ha competenza in materia. Anas sta già provvedendo per porre in essere questo studio geomorfologico, – ha aggiunto Marone – Per cui, da parte del Governo regionale l’impegno c’è tutto sul tema della riapertura al traffico, sia pure limitato, riservato ai mezzi leggeri e ai mezzi di soccorso».

    Il contenuto della mozione di Greco, dunque, è stato in qualche modo già anticipato dall’assessorato che lo ha quindi potuto recepire e votare. «Sono felice che questo percorso sia stato intrapreso addirittura prima di portare in aula la nostra mozione. – ha ribattuto Greco nel corso della dichiarazione di voto – L’approvazione della mozione nulla toglie all’azione del governo regionale, anzi aggiunge la voce corale di tutto il Consiglio regionale. Il viadotto non deve diventare la gallina delle uova d’oro che tira fuori problemi e ulteriori richieste di finanziamenti». Prima di mettere ai voti la mozione lo stesso presidente del Consiglio regionale Pallante ha annunciato il suo voto favorevole. E la mozione è passata all’unanimità. I tempi di riapertura al traffico? Lunghi, lunghissimi.

    Francesco Bottone

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