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  • “Restare, in movimento. Paesi, persone, senso dei luoghi”. Vito Teti ospite a Castel del Giudice

    “Restare, in movimento. Paesi, persone, senso dei luoghi”. È il titolo dell’evento che si terrà mercoledì 25 giugno 2025, alle ore 18.00 nella sala riunioni dell’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS), dove lo scrittore, saggista ed antropologo Vito Teti, figura di riferimento negli studi sui fenomeni di spopolamento e rigenerazione delle aree interne del Mezzogiorno, terrà un dialogo aperto sui temi dell’abbandono, del ritorno e della rinascita dei territori dell’entroterra. Le tematiche del restare e del resistere, l’emigrazione e l’immigrazione con l’intrecciarsi di memorie, le relazioni e le emozioni tra paese d’origine e nuovi paesi ospitanti si intrecciano nei lavori di Vito Teti in una continua tensione dinamica cui l’antropologo ha dato voce. La sua riflessione illumina fenomeni di assoluta attualità riconnettendo le piccole vicende dei luoghi del margine alle grandi mobilità globali.

    L’incontro, ad ingresso libero, sarà moderato da Letizia Bindi, antropologa dell’Università degli Studi del Molise e direttrice del Centro di Ricerca BIOCULT, impegnata nel lavoro a base culturale del Centro di (ri)generazione di Castel del Giudice. Vito Teti ha insegnato a lungo antropologia culturale all’Università della Calabria, dove ha fondato il Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maledetto Sud (Einaudi, 2013), La restanza (Einaudi, 2022) e, per i tipi della Donzelli, Il senso dei luoghi. Memoria e storia dei paesi abbandonati (2004, 2022), Quel che resta. L’Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni (2017), Il vampiro e la melanconia. Miti, storie, immaginazioni (2018), Prevedere l’imprevedibile. Presente, passato e futuro in tempo di coronavirus (2020).

    Un appuntamento di particolare significato per Castel del Giudice e la sua comunità, impegnata in questi anni nel processo di rigenerazione territoriale attraverso il Bando Borghi del Ministero della Cultura. Il dialogo con Vito Teti offrirà infatti spunti preziosi per riflettere sulle strategie di rivitalizzazione dei territori marginali e sulle dinamiche che intrecciano emigrazione, immigrazione e memoria collettiva.

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