AGNONE – Con il decreto del commissario ad acta n. 41 dell’8 luglio 2015 la struttura commissariale ha posto mano al riordino dei laboratori analisi per la Regione Molise pubblici e privati. In sostanza, dopo aver doverosamente affermare che per gli utenti non cambierà quasi nulla, perché rimangono sostanzialmente immutati i punti prelievo, e sono date indicazioni precise per la preparazione e il trasporto dei campioni di laboratorio, vediamo cosa accade nella provincia di Isernia.
Il Veneziale di Isernia è classificato come Laboratorio Ospedaliero di Base, con possibilità di esecuzione dei circa 150 esami previsti di categoria B (Base) ed U (Urgenza), con funzionamento H24, con volume superiore a 500.000 esami l’anno, e fornisce consulenza e prestazioni a servizio dei centri prelievo della Provincia e ai reparti ospedalieri. Venafro rimane come Centro prelievi, con tutta l’attività che afferisce al laboratorio di Isernia, insieme al Centro Prelievi di Montaquila e Sesto Campano.
Il laboratorio dell’ospedale di area particolarmente disagiata di Agnone viene classificato effettivamente laboratorio di zona disagiata di Agnone, ed è configurato come laboratorio di Urgenza per le Urgenze, con possibilità di eseguire unicamente i 30/50 esami classificati con categoria U (urgenza), con funzionamento H24, e fornisce unicamente prestazioni,consulenza ed assistenza di laboratorio ai soli accesi in Pronto Soccorso/DEA e pazienti ricoverati interni, e Centro prelievi per il territorio, inviando le prestazioni interne ed esterne di tipo B e B/U (esterni) al Veneziale di Isernia, e le prestazioni complesse di tipo LEC/S al laboratorio HUB di Campobasso.
In Alto Molise non vengono previsti altri centro prelievi. La buona notizia per la zona di Agnone è la conferma della configurazione di un laboratorio vero per ospedale di area disagiata, e quindi si evince la volontà della struttura commissariale di mantenere Agnone come presidio di tale tipologia, la notizia negativa è che il laboratorio analisi sarà ridotto unicamente alla tipologia prevista, e non potrà svolgere in loco esami per il territorio e gli esterni, ma come qualunque poliambulatorio garantirà il centro prelievi.
Si tratta di una riduzione significativa, che condiziona le attività diagnostiche e d’elezione, ma assicura le attività di urgenza. Sicuramente si allungheranno i tempi per le risposte per le attività ambulatoriali,di diagnosi e cura non urgenti del reparto ospedaliero di medicina Interna e per la chirurgia in Day/Week surgery, oltre che per le attività della FIDAS, ma va anche tenuto presente che il range di attività è al disotto dello standard nazionale di oltre 500.000 prestazioni annue, che potrebbe giustificare la presenza di un laboratorio di base. L’importante è la cura, l’attenzione, la preparazione, l’integrità e il trattamento preliminare dei campioni di laboratorio che dovranno viaggiare verso Isernia e Campobasso, per avere risultati attendibili.
Quello che può creare problema è la soppressione dei punti prelievo negli altri comuni altomolisani, cosa che richiede un’attenzione e valutazione attenta da parte dei sindaci dell’Area con l’ASREM. Un’ultima valutazione che è compito delle istituzioni e la seguente: poichè ultimamente il laboratorio analisi di Agnone è stato oggetto di investimenti consistenti di rinnovo dei macchinari, va valutato ai fini dell’economicità e del risparmio se sia il caso di trasformare gradualmente la struttura da laboratorio di BASE a laboratorio di Ospedale di Area Disagiata, utilizzando e sfruttando al meglio i macchinari esistenti e il personale operante, per ottimizzare i costi delle prestazioni.
Francesco Martino