MONTENERO VALCOCCHIARA – Ancora controlli antibracconaggio ed ancora una sgradita scoperta nell’Alto Molise dove gli uomini del Corpo forestale dello Stato del comando stazione di Forlì del Sannio hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un 36enne residente in provincia di Isernia.
Il bracconiere è stato sorpreso in località “Cocche” nel comune di Montenero Valcocchiara, mentre era intento ad esercitare l’attività venatoria all’interno di un’Oasi di protezione faunistica ed all’interno dell’Area Contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Appena visti gli agenti l’uomo, che era sul posto con almeno altre due persone, si è dato immediatamente alla fuga, ma dopo alcuni minuti di inseguimento è stato raggiunto e sottoposto ai controlli del caso pur avendo opposto resistenza agli agenti. Gli altri bracconieri sono riusciti sfuggire dileguandosi nel folto della vegetazione presente nell’area.
Denunciato per esercizio dell’attività venatoria in area interdetta, l’uomo rischia l’arresto fino a sei mesi e il pagamento di un’ammenda, e per il reato di resistenza a pubblico ufficiale la reclusione da sei mesi a cinque anni. All’uomo sono stati altresì sequestrati l’arma e le munizioni che portava al seguito.
L’intervento rientra nell’ambito dei controlli che i Forestali stanno conducendo per assicurare il rispetto delle norme sulla caccia, e quindi della gran parte dei cacciatori praticanti, oltre che la tutela della fauna selvatica, non di rado oggetto di bracconaggio, soprattutto in alcune aree del territorio provinciale, come dimostra quest’ultimo episodio contribuisce ad innalzare ancor più l’attenzione, nel pieno della stagione venatoria, in un momento estremamente delicato e talvolta conflittuale del rapporto uomo-fauna selvatica.
L’operazione, portata a termine sabato scorso, è stata portata a termine grazie ad una serie di indagini e controlli che stanno interessando tutto il territorio provinciale. Nel caso specifico è risultata molto utile anche la collaborazione tra diversi comandi stazione del CFS, quello di Pizzone, ed anche il reparto della Mainarde di guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, intervenuti a supporto dei Forestali di Forlì del Sannio.
Al fine di assicurare la tutela di tutta la fauna selvatica e scongiurare il ripetersi di episodi in danno alla fauna selvatica, il Comando Provinciale del CFS di Isernia ha disposto un rafforzamento dei servizi anche per tutelare la correttezza che connota l’attività della stragrande maggioranza degli appassionati locali, dai quali oltre al rispetto delle leggi ci si aspetta anche una giusta collaborazione per isolare i pochi delinquenti che in maniera scellerata e disonesta, solo per fini di lucro, mettono a repentaglio non solo il prezioso patrimonio faunistico ma anche l’onorabilità di un’intera categoria.