«Un museo archeologico sannitico virtuale per promuovere interamente il patrimonio archeologico dell’Alto Molise». Lo ha proposto il segretario dell’associazione “Amici di Capracotta” durante la presentazione del romanzo storico “Viteliú: il nome della Libertà” dello scrittore Nicola Mastronardi, avvenuta lo scorso 15 maggio presso la sala conferenze del Museo archeologico nazionale di Napoli. Erano presenti: l’autore del volume, Mastronardi; la soprintendente per i Beni archeologici di Napoli, Maria Teresa Ciqnauntaquattro; la soprintendente per i Beni archeologici di Salerno, Adele Campanelli, e il presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, prof. Adriano La Regina.
«Il romanzo “Viteliú” è uno straordinario strumento di promozione dell’Alto Molise in tutta l’Italia visto che proprio in quest’area si svolge la parte finale e decisiva del viaggio del giovane Marzio alla riscoperta delle proprie origini sannitiche- ha aggiunto Di Rienzo-. Al di là della fantasia di Mastronardi, infatti, questo territorio custodisce realmente un immenso patrimonio archeologico dell’Età Classica in parte visitabile e in altra parte ancora da riportare alla luce: l’area archeologica di Pietrabbontante, i Templi Italici di Vastogirardi e le Mura Ciclopiche di Monte Cavallerizzo, l’insediamento umano di Fonte del Romito e la necropoli di località Guastra a Capracotta. A questi siti, bisogna poi aggiungere i vari reperti ritrovati nel territorio altomolisano ma custoditi presso importanti strutture museali italiane ed estere: il disco-corazza sannitico di Contrada Guastra custodito presso il Museo di Castel Sant’Angelo a Roma; la colonnina votiva dedicata ad Ercole presso il Museo archeologico nazionale di Napoli; la Tavola Osca presso il British Museum di Londra; i vari diari di scavo e tanti altri ancora. Potremmo utilizzare le moderne tecnologie per ricomporlo e renderlo in tal modo fruibile nel proprio territorio di origine».
L’idea di fondo è quella di individuare l’intero patrimonio archeologico di epoca sannitica dell’Alto Molise sparso tra musei, biblioteche e archivi pubblici e privati, fotografarlo digitalmente o scansionarlo ed esporlo in qualche edificio storico da individuare in uno dei Comuni dell’Altissimo Molise o attraverso la realizzazione di una piattaforma dedicata sul web.
«Ne ho già parlato, per sommi capi, con Nicola Mastronardi- ha concluso Di Rienzo-. Ci incontreremo a breve per dettagliare meglio questa idea progettuale. Vogliamo promuovere il rilancio turistico del territorio attraverso il recupero della sua memoria storica e l’uso delle moderne tecnologie. Da questo punto di vista, il romanzo ” Viteliú” è sicuramente un punto di partenza imprescindibile».