CAMPOBASSO – Nel pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso hanno dato esecuzione all’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Ordinario di Campobasso, nei confronti di un napoletano da molti anni residente e stanziato nel capoluogo molisano, già sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari presso una comunità di recupero.
La citata misura coercitiva gli era stata irrogata dal Giudice al termine del giudizio direttissimo instaurato nei suoi confronti in quanto era stato già sorpreso in flagranza di reato, all’inizio di questo mese, dagli stessi Carabinieri dell’Aliquota Operativa durante un’operazione antidroga, mentre era in possesso di grammi 29 di sostanza stupefacente del tipo eroina che era già stata confezionata in piccole dosi che erano destinate a rifornire il mercato degli assuntori locali.
Durante la sua permanenza alla casa di recupero per tossicodipendenti, incurante degli obblighi cui era sottoposto, tra i quali quelli di non far uso di sostanza stupefacente, era risultato positivo al test antidroga, dimostrando così che, molto probabilmente, la volontà di sottoporsi al percorso di recupero era soltanto un espediente finalizzato ad evitare il regime carcerario cui era stato destinato prima della predetta misura.
Per questo motivo, il Giudice ha ritenuto necessario ripristinare la misura coercitiva del regime carcerario che seppur più afflittiva per la libertà personale, sicuramente più idonea a prevenire che l’interessato possa far nuovamente uso di sostanze stupefacenti.
Così i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, dando esecuzione all’ordine del Giudice, si sono recati prima alla casa di recupero dove hanno prima notificato l’atto all’interessato e poi lo hanno tradotto in carcere.
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