«Dalla parte della montagna contro le disuguaglianze». Inizia così l’onorevole Maria Amato, per spiegare il senso della interrogazione che ha presentato, insieme ad altri colleghi parlamentari, all’attenzione del Ministro della Salute, per sapere cosa fare, in concreto, dell’ospedale “caracciolo” di Agnone.
«A buon diritto – aggiunge la parlamentare del Pd – sotto questa interrogazione ci andrebbe la firma di Don Francesco Martino. Una interrogazione con Laura Venittelli, attenta alle problematiche della salute del suo territorio ed Enrico Borghi, Presidente dell’intergruppo parlamentare per la montagna».
Di seguito il testa della interrogazione a risposta in Commissione al Ministro della Salute per sapere, premesso che:
l’Ospedale Caracciolo di Agnone, è stato riconosciuto dalla Regione Molise Ospedale di Area Particolarmente Disagiata con Del del Commissario ad Acta della Regione Molise n 15 del 28.02.2017;
l’Ospedale di Area Particolarmente Disagiata di Agnone è stato configurato dalla Regione Molise “con un Pronto Soccorso con un Servizio di Emergenza Urgenza presidiato da unorganico medico dedicato a tale attività ( personale in turnazione dallo spoke di Isernia) che svolga attività di primo intervento; un’attività di Medicina e Generale da un punto di vista organizzativo e funzionale autonoma, dotata di 14 posti letto e con proprio organico di medici e infermieri per il ricovero di pazienti acuti oltre a n.3 pl di Day Hospital e n.2 pl di Day surgery, servizi diagnostici dotati di radiologia con trasmissione di immagini collegata alla radiologia del DEA di riferimento; un servizio di laboratorio di urgenza” collegato con gli analisti della rete regionale dei laboratori” con la disponibilità di apparati per analisi fast di emergenza-urgenza e con la presenza di una emoteca”;
L’ospedale «San Francesco Caracciolo» ubicato ad Agnone (IS) serve una trentina di comuni montani nel territorio di confine tra alto Molise, l’alto Vastese e l’alto-medio Trigno, zona particolarmente disagiata e orograficamente complessa; sono collegati da una rete stradale tortuosa, per molti tratti dissestata e complessa, con aggravio dei tempi di percorrenza dovuto al maltempo soprattutto durante il periodo invernale con costante formazione di ghiaccio sulla carreggiata ed abbondanti nevicate;
gli ospedali di Area Particolarmente Disagiata istituiti nelle diverse regioni sono nella quasi totalità configurati con notevole variabilità pur insistendo su aree geograficamente ed epidemiologicamente simili con indici di vecchiaia e invecchiamento della popolazione molto elevata;
– quali debbano essere gli standard da rispettare e quale il margine di variabilità consentito alle regioni, in particolare per quello che riguarda il servizio di dialisi, la presenza nel presidio del rianimatore.
Amato – Venittelli -Borghi