Se l’Italia “brucia” l’Abruzzo e il Molise non sono da meno. A causa delle precipitazioni in calo e delle temperature sempre più elevate rispetto alla media di riferimento rilevata negli anni scorsi nel mese di giugno aumenta il rischio incendi, troppo spesso opera di piromani e azioni criminali. E’ quanto afferma la Coldiretti Abruzzo nel ricordare che le fiamme hanno già distrutto in Italia migliaia di ettari di boschi e campi coltivati e che, nel solo Abruzzo, sono già decine i roghi che si sono verificati negli ultimi giorni nelle diverse province, partendo dall’incendio verificatosi a Montesilvano lo scorso 30 giugno per arrivare al week end appena concluso, che ha registrato ben sei roghi solo nella zona vastese.
“A parte il pericolo per l’incolumità delle persone va detto che gli incendi provocano danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità e di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del paese e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici – dice Coldiretti Abruzzo – Ogni ettaro di macchia mediterranea – precisa la Coldiretti – è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli incendi vanno perse. Dopo un incendio, sono impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco che vanno dalla raccolta della legna alla ricerca di funghi e tartufi che coinvolgono centinaia di appassionati. Una situazione critica che è ancora più preoccupante se si pensa che l’estate è appena iniziata e che l’Abruzzo è tra le sei Regioni italiane che non hanno ancora mezzi aerei da utilizzare per spegnere le fiamme ed intervenire in caso di roghi particolarmente impegnativi”.
In proposito, Coldiretti propone un piccolo vademecum per prevenire incendi soprattutto nelle zone più a rischio. La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti Abruzzo – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti Abruzzo – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti Abruzzo – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.