Dietro un centro massaggi si nascondeva un giro di prostituzione. I gestori dell’attività illegale finiscono nella rete dei Carabinieri.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, hanno scoperto che in una abitazione privata nel capoluogo “pentro”, dove apparentemente veniva pratica attività di massaggi orientali, si nascondeva un vero e proprio giro di prostituzione. Giovani ragazze, di nazionalità cinese, che mettevano in vendita il loro corpo attraverso un sito online con tariffe che oscillavano tra i 50 e i 100 euro a seconda della tipologia di prestazione offerta. Sesso a pagamento che fruttava al loro sfruttatore, un pregiudicato di origine cinese, svariate migliaia di euro al mese, essendo la casa molto frequentata, da clienti di qualsiasi età, sia di Isernia che provenienti da altri comuni. I militari sono intervenuti presso i locali dove avveniva l’illecita attività, identificando una ragazza, di nazionalità cinese che era in attesa dei clienti. Nei confronti del gestore della casa a luci rosse scattava una denuncia per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, mentre nei confronti della giovane donna, sulla quale figuravano altri precedenti sempre per reati in materia di prostituzione commessi in varie località del territorio nazionale, veniva avanzata una proposta per l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno. Quest’ultima operazione segue quelle condotte dai Carabinieri negli ultimi mesi, che hanno già portato complessivamente alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di nove persone, di cui due italiani e sette di nazionalità straniera, coinvolti nelle indagini su attività di prostituzione tra Isernia ed altri comuni della provincia.