In relazione all’articolo “Maurizio Cacciavillani: L’Eco dell’Alto Molise scrive cose vergognose” a firma “La redazione” pubblicato il 30 luglio u. s. chiedo di poter esercitare il diritto di replica ai sensi della normativa vigente.
Nell’articolo suddetto si attribuiscono al Vice Sindaco di Agnone frasi contenenti giudizi sulla Vs testata i quali non essendo contestualizzati hanno provocato anche l’intervento del consigliere nazionale dell’ Ordine dei giornalisti Vincenzo Cimmino circa un presunto attacco alla “libertà di stampa”. Il mio intervento, in Consiglio Comunale del 29 luglio u.s., aveva intenzione di fare un po’ di chiarezza sulla situazione ospedaliera a dir poco kafkiana che sta andando avanti da vario tempo. Esprimeva il rammarico di una Amministrazione nei confronti di taluni organi di informazione locali che cercano in tutti i modi di creare allarmismi e divisioni in un momento veramente difficile: la coesione di una comunità è fondamentale per la ricerca di soluzioni ed ognuno per la sua parte deve operare in tal senso. Il Suo intervento, invece, ha creato inutili allarmismi e ha gettato nel discredito gli operatori sanitari che stanno lavorando con senso di responsabilità e tra mille difficoltà. Lei mi ha dato inopinatamente del “bugiardo” davanti a tutti ed io ho sorvolato e questo ha provocato le affermazioni del Vice Sindaco ritenute da Lei “lesive” della libertà di stampa. Non so se ben ponderato, ma tale atteggiamento serve solo ad accrescere la confusione e l’ansia-allarme di una comunità già ampiamente stressata dalla crisi che attanaglia il nostro Paese. Poi, per quali motivi non si sa! La critica ha valore quando riesce a trovare soluzioni e non quando distrugge e basta. Il confronto è fondamentale e l’ Amministrazione di cui faccio parte è sempre pronta a ciò ma con dati oggettivi alla mano e non basandosi su opinioni. L’ Eco dell’ Alto Molise fa parte della storia di Agnone: mi sarei aspettato su un tema così importante un comportamento giornalistico che ricerchi le cause ed aiuti a capire e non che ricerchi la polemica a tutti i costi riportando il “sentito dire” al limite del gossip. La libertà di stampa è un diritto costituzionale ma la verità per un giornalista è un dovere etico.
Agnone, 5-8-2014 – Dr Giuseppe Attademo – Ass. Comune Agnone
Ps. In merito alla vicenda dell’ospedale San Francesco Caracciolo, come operatori dell’informazione, intendiamo ricordare all’assessore Giuseppe Attademo che le opinioni discostano anni luce dai fatti. E i fatti parlano chiaramente e dicono che i medici del reparto di Chirurgia, dopo il pensionamento del primario Nicola Iavicoli, hanno inviato una lettera alla Asrem, che attende ancora una risposta, nella quale minacciavano di non garantire più l’emergenza urgenza chirurgica a partire dal 1 agosto. Riportare i contenuti della lettera a firma dei medici, crediamo, non siano opinioni, al contrario è quanto competa ad un cronista. E neppure sono opinioni i contenuti del decreto n. 21 del 4 giugno scorso a firma del governatore Frattura nel quale si evince chiaramente che entro dicembre del 2014 sarà chiuso il reparto di Chirurgia, il Laboratorio Analisi e la farmacia ospedaliera. Altro che inutili allarmismi! Altro che critica! Altro che distruggere! Dopo tutto non siamo stati noi a firmare il ricorso al Tar Molise o l’esposto denuncia contro la Regione Molise depositato presso la caserma dei Carabinieri di Agnone dal primo cittadino di Agnone. Guarda caso il tutto riguarda il depauperamento della struttura sanitaria cittadina. Questi sono fatti, non opinioni, caro Assessore. Noi, come operatori dell’informazione, abbiamo la coscienza pulita, non sappiano se chi ci amministra può dire la stessa e identica cosa. Per qualsiasi chiarimento restiamo a disposizione, come sempre fatto. (La redazione di www.ecoaltomolise.net)