“Il Commissario del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto, Franco Amicone, quantifichi chiaramente attraverso numeri e cifre e dica quanta acqua è presente oggi presso la diga di Chiauci. In questo periodo la diga dovrebbe già assicurare la massima capacità di 15 milioni di metri cubi ma temo che non ci siano nemmeno 100 metri cubi”.
Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Il quarto commissario dell’era dalfonsiana, inoltre, continua a non dire tutte la verità sull’aumento dei canoni consortili. Ricordo come al Consorzio, quando era amministrato da una Deputazione Amministrativa democraticamente eletta e rappresentativa degli interessi degli agricoltori, il ruolo ordinario ammontava a circa 1.970.000,00 euro. Il Commissario Giampiero Leombroni, nel 2015, prese in maniera del tutto autonoma la decisione di aumentare i ruoli dell’anno 2016, del 57%, passando a 3.030.000 di euro, con un aumento di ben 1.060.000 di euro. Nel Giugno del 2016, in una nota il Partito Democratico di San Salvo annunciava che grazie all’intervento dell’Assessore al Bilancio Silvio Paulucci, tale canone veniva ridotto del 50% per il 2016 e azzerato nel 2017. Tutto falso, nessuna diminuzione, nonostante le mie continue sollecitazioni, pur avendo avuto dalla Regione 500.000 euro di contributo da restituire ai contribuenti. Quest’anno invece Amicone ha emesso il ruolo di contribuenza consortile per un importo pari a 2.470.000 e quindi con 500.000 euro in più rispetto al ruolo ordinario del Consorzio che è di euro1.970.000. Tutti questi soldi in più chiesti agli agricoltori e mondo rurale servono solo per coprire le maggiori spese effettuate dal Commissario Amicone, a partire dall’assunzione del Direttore Generale, sospeso dal Consorzio di Chieti perché rinviato a giudizio, con un costo annuo di 100.000 euro, per coprire finanziariamente i diversi incarichi affidati a professionisti provenienti da Roma e da Pescara e ai tanti dipendenti assunti lo scorso anno e agli ultimi due che sta assumendo in questi giorni. Il commissario Amicone – conclude Febbo – eviti inutili affermazioni e nei prossimi gironi dica e spieghi alle attività produttive, al settore turistico, a quello imprenditoriale e alle amministrazioni di San Salvo e Vasto la reale situazione della Diga di Chiauci e quanta acqua vi è all’interno dell’invaso. E ci faccia il piacere di risparmiarci la barzelletta del Masterplan perché l’estate è alle porte”.