• In evidenza
  • Avveniristica, sicura, ma incompleta: nuova scuola di Maiella rischia di non essere inaugurata

    AGNONE – Una telenovela che rischia un epilogo amarissimo. Ovvero quello della mancata apertura nei tempi stabiliti per il nuovo anno scolastico 2018-2019. Le opere del nuovo plesso scolastico di Maiella, uno dei più sicuri in regione, a tal punto da spingere l’ingegnere e direttore dei lavori, Roberto Buccini a dire che un terremoto superiore a quello di Amatrice non scalfirebbe  il nuovo polo, sono di nuovo ferme al palo. L’avveniristica struttura di tre piani, capace di soddisfare le esigenze della popolazione scolastica dell’intero territorio (può ospitare oltre 300 alunni, ndr), sarebbe dovuta entrare in funzione a settembre di quest’anno, ma dopo le rassicurazioni di qualche settimana fa a margine del sopralluogo promosso dalla minoranza al Comune di Agnone, i lavori sono nuovamente bloccati.

    Il tutto accade alla vigilia di luglio a sessanta giorni dalla riapertura delle scuole. Il rischio di far slittare di un altro anno l’inaugurazione del polo di Maiella, è ormai concreto.  Un dato di fatto che preoccupa e non poco i genitori degli alunni (si parla di ragazzi che frequentano le elementari e medie) che hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Lorenzo Marcovecchio, al Rup, architetto Loredana Capozio e al responsabile dell’ufficio tecnico, Carmine Masciotra.  “La sicurezza dei nostri bambini viene prima di tutto – scrivono – per questa ragione e avendo la possibilità di avere una struttura a norma, vogliamo che i nostri figli possano frequentarla quanto prima”. Interpellata da l’Eco online la ditta De Francesco Costruzioni, appaltatrice dell’opera, non ha inteso rilasciare dichiarazioni, al tempo stesso però ha confermato il mancato pagamento di alcuni stati di avanzamento da parte della Regione Molise. E il nodo cruciale del problema sarebbe proprio la mancata erogazione di fondi provenienti da Campobasso che oggi rischiano la mancata apertura del polo scolastico.

     

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.