GAMBERALE (CH) – Elezioni regionali in inverno, Bucci tuona: «Nei paesi montani la neve impedirà di votare».
Il sindaco di Gamberale, Maurizio Bucci, ha inviato una nota di protesta al Consiglio regionale d’Abruzzo e per conoscenza al Ministero degli Interni e alle Prefetture, perché si ritiene penalizzato, insieme ai suoi concittadini, dalla scelta di votare per le regionali il 10 febbraio prossimo.
«Il Comune di Gamberale (CH) si trova a 1343 metri sul livello del mare, – si legge nella nota siglata dal sindaco Bucci – e insieme ad altri trenta Comuni abruzzesi situati sopra ai mille metri in quei giorni vivrà situazioni difficili a causa delle condizioni meteo. Tra i cento Comuni più alti d’Italia ben dieci sono abruzzesi; 14 sono oltre i 900 e 30 oltre gli 800 metri. Il territorio abruzzese è per il 25 per cento montano e la popolazione residente in questi comuni raggiunge quasi i 75mila abitanti. Negli ultimi anni l’Abruzzo ha subito nevicate copiose, fino alla costa. I Comuni montani il 10 febbraio saranno alle prese con i piani neve. I sindaci dovranno prima di tutto tutelare la salute pubblica sgomberando le strade e poi forse potranno dedicarsi alle problematiche legate ai seggi elettorali. Pensate ad elettori bloccati nella neve ai quali potrebbe essere negato il diritto del voto. Non si può immaginare un campagna elettorale nei mesi di gennaio e febbraio nei territori montani e quindi la data scelta penalizza notevolmente le aree interne, svantaggiandole ulteriormente».
Una problematica, quella sollevata dal sindaco Bucci, che interessa anche tutti i centri montani dell’Alto Vastese, in particolare Schiavi e Castiglione che sono appunto sopra ai mille metri di altitudine. Ma forse l’obiettivo è proprio quello, non far votare i residenti delle zone montane che, per la Regione, sono solo un problema.
Francesco Bottone
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