• In evidenza
  • Sanità: in Molise le chiacchiere, in Abruzzo i fatti per gli ospedali di area disagiata

    Ospedale di area disagiata di Atessa, al di là del confine abruzzese: recuperata l’Unità operativa semplice dipartimentale (Uosd) di Medicina generale, l’Unità operativa semplice (Uos) di “Chirurgia multidisciplinare in day surgery”, l’Uos di “Medicina perioperatoria”, cioè l’anestesia. Confermata, inoltre, l’Uos di Pronto soccorso, riattivata di fatto lo scorso primo dicembre, ma adesso potranno esserci anche ricoveri.

    Ospedale di area disagiata di Agnone, al di qua del confine, in Molise, anzi in Alto Molise: soppressi Punto nascita, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Chirurgia e anche la Cucina.

    «L’ospedale di area disagiata di Atessa prevede un Pronto soccorso che effettua ricoveri in Medicina, dove ci sono 20 posti letto, 5 di questi destinati alla piccola chirurgia, la day-surgery. – scrive il quotidiano on line diretto da Serena Giannico  www.abruzzolive.tvStabilisce che vi siano anche ambulatori di chirurgia, ortopedia, urologia, riabilitazione, oculistica, dermatologia. Quindi un laboratorio analisi 24 ore funzionante e un servizio radiologia, endoscopia digestiva che, pur essendo già presente, sarà implementata con la tac a contrasto. La day surgery, la piccola chirurgia, prevede interventi programmati in pazienti che saranno dimessi la sera e che, in caso di complicazioni, potranno essere ricoverati nei 5 posti letto dedicati in Medicina. Alcuni interventi sono la chirurgia erniaria, flebologica, oculistica, maxillo-facciale, laparoscopica, geriatrica, urologica, proctologica».

    Atessa, nel Sangro, recupera e salva il suo ospedale; Agnone, in Alto Molise, lo vede progressivamente smantellato senza battere ciglio.

    La Asl e gli amministratori abruzzesi hanno riconosciuto all’ospedale di Atessa lo status di ospedale di aresa disagiata.

    L’Asrem e gli amministratori molisani invece non reputano l’Alto Molise un’area disagiata, dove però per andare in ospedale per una banalissima Tac ci si impiegano sette ore sotto la bufera.

     

     

     

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.