(ANSA) – PESCARA – Circa 599 infermieri in Abruzzo sono pronti ad andare in pensione anticipata approfittando della “quota 100”, con l’effetto di rendere ancora più pesante la già grave carenza di personale sanitario nelle Asl, che rischia di portare a un “buco” stimato in 2.482 unità, pregiudicando la sicurezza delle cure per i cittadini. Secondo i dati elaborati dal centro studi FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) alla vigilia della giornata internazionale dell’infermiere, in Abruzzo il fabbisogno rischia di salire a 155,93 infermieri mancanti ogni 100 mila abitanti, rispetto a una media nazionale di 126. “La sanità non funziona senza infermieri” è lo slogan di domani a poche settimane dall’approvazione in Giunta regionale dei programmi obiettivo delle quattro Asl, finanziati in sede di Conferenza Stato-Regioni con 27 milioni di euro del Fondo sanitario nazionale, e dall’approvazione della delibera che introduce e disciplina uno strumento di monitoraggio del personale in servizio.
Quota cento: in Abruzzo seicento infermieri in pensione anticipata, rischio paralisi
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