BELMONTE DEL SANNIO – «Il Provveditorato opere pubbliche di Napoli continua a chiedere il monitoraggio non solo della terza pila, quella interessata dallo spostamento e che ha decretato la chiusura del viadotto Sente, ma di tutto il ponte. È allo studio l’affidamento a ditte specializzate del monitoraggio da remoto della struttura con sensori di testa/pila e punti strategici di rilievo e controllo».
E’ quanto spiegato dai responsabili politici della Provincia di Isernia nel corso di una conferenza stampa in merito ai lavori di messa in sicurezza del viadotto che collega l’Alto Molise e l’Alto Vastese.
Si è ancora in attesa, al momento, del parere favorevole agli interventi progettati dall’ingegner Di Cristinzi di Venafro. L’ipotesi progettuale, che riguarda esclusivamente la messa in sicurezza della terza pila dell’imponente struttura, è al vaglio del Provveditorato opere pubbliche di Napoli, braccio esecutivo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Secondo i tecnici partenopei i lavori sulla terza pila, sia pure necessari, non sono sufficienti per consentire la riapertura al traffico del viadotto. «Dal parere positivo che arriverà da Napoli dipenderà l’arrivo del finanziamento di 2 milioni di euro inseriti nel Decreto Genova. – hanno continuato gli esponenti politici della Provincia pentra – Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno fatto sapere che a settembre, a distanza di un anno dalla chiusura, dovrebbe essere sbloccati i primi 400mila euro. Intanto si attende ancora una risposta da parte di Anas per quel che concerne il passaggio di gestione del ponte».
«Non mi sento di comunicare delle date certe sulla riapertura al traffico. – ha spiegato il presidente della Provincia, Roberto Di Pasquale – È certo, comunque, che il Sente è uno dei viadotti più grandi d’Europa e che la Provincia, con le risorse esigue che ha a disposizione, non può gestire questo intervento».