«Se non sopraggiungeranno nuovi e più urgenti impegni istituzionali il premier Giuseppe Conte sarà in regione Molise il prossimo venerdì 11 ottobre. E’ su questa data, stando a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, che lo staff del presidente del Consiglio sta lavorando per organizzare la terza visita del capo del Governo in regione. Una data che, a questo punto, se non ci saranno cambiamenti, potrebbe essere ufficializzata già nei prossimi giorni».
E’ quanto scrive Riservato.net nell’edizione di oggi. «Come è noto – continua il giornale telematico – le trasferte sono tutte legate ad un unico motivo, il varo del Cis, il Contratto di istituzionale sviluppo per la regione». In attesa dell’ufficializzazione della visita l’Eco invita il premier Conte a fare una capatina anche in Alto Molise, perché il Molise non è solo Campobasso. Magari il professore prestato alla politica potrà prendere contezza, direttamente sul posto, delle pesanti problematiche innescate dalla chiusura da oltre un anno del ponte Sente. Potrà fare un giro a Poggio Sannita, a Castelverrino, toccando con mano lo spopolamento dell’entroterra molisano, la carenza di servizi essenziali come le strade, le scuole, internet veloce. E potrà fare anche una capatina, magari per un caffè visto che il bar è l’unico “reparto” pienamente funzionante ormai, anche in quel che resta dell’ospedale di frontiera e di area particolarmente disagiata di Agnone. Siamo certi che il premier rimarrà colpito scoprendo che esiste, nel Paese che governa da anni tra giri di valzer e di poltrone, un territorio di confine, montano, difficile, abbandonato dalle istituzioni al proprio destino. Una sorta di terra di nessuno dove anche i diritti sanciti dalla costituzione sulla quale Conte ha giurato vengono calpestati quotidianamente e deliberatamente da una classe politica inetta. Presidente, venga in Alto Molise, finga di essere davvero l’«avvocato del popolo italiano», perché seppure fieramente sanniti siamo italiani anche noi.
Francesco Bottone
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