AGNONE – L’esposizione mediatica innescata dal sit-in di protesta organizzato dalla nostra testata giornalistica ha funzionato. I lumini depositati al capezzale del ponte Sente hanno attirato l’attenzione della stampa, anche di quella nazionale, e nei giorni scorsi una troupe della nota trasmissione di approfondimento “Fuori dal Coro“, diretta da Mario Giordano su Rete 4, si è recata in Alto Molise per documentare il disagio causato dal viadotto chiuso al traffico ormai da un anno.
Il giornalista inviato dal direttore Giordano ha incontrato sul ponte, quindi in violazione dell’ordinanza di divieto di transito come fecero nei giorni scorsi i manifestanti di Castiglione Messer Marino, il consigliere regionale Andrea Greco. Proprio l’esponente pentastellato commenta: «Ponte Sente, anche il programma di Rete4, Fuori dal coro, ha acceso i riflettori sulla vicenda e ha mostrato le vere responsabilità. Questa è un’ulteriore testimonianza che il Governo agì subito dopo il nostro interessamento diretto e, dopo soli dieci giorni dalla chiusura, stanziò 2 milioni di euro per la messa in sicurezza e la riapertura del ponte. Ma la politica locale (gli amministratori della Provincia di Isernia, ndr) non è stata altrettanto veloce e questo, per onestà intellettuale, andrebbe raccontato come hanno fatto in questo video. Per amministrare servono volontà, correttezza e velocità nell’affrontare vere e proprie emergenze che coinvolgono i cittadini. Per il Sente non è andata così e dopo questo servizio non occorrono altre parole».
Il consigliere Greco si riferisce alla fine del servizio televisivo, quando il giornalista di Mediaset si reca ad Isernia per intervistare l’ex consigliere provinciale delegato alla viabilità, Mike Matticoli. Alle domande incalzanti del giornalista sul perché, dopo un anno, non si è fatto ancora niente, non si è speso neanche un centesimo dei fondi pubblici pure stanziati e già arrivati, una prima parte almeno, nelle casse della Provincia di Isernia, l’ex consigliere delegato Matticoli ha mostrato irritazione fino al punto di chiudere bruscamente l’intervista mettendo addirittura le mani sulla telecamera. Al netto delle figure che ciascuno, su una rete televisiva nazionale, decide di fare, ciò che davvero conta è che il ponte Sente è e resta chiuso. «Occorre ora risolvere il problema. – riprende Andrea Greco – Le bugie di chi non ha fatto tutto ciò che doveva, invece, non meritano più risposte». Già, ma non meritano più risposte neanche i suoi noiosi ritornelli del tipo «noi i soldi li abbiamo trovati». Sembra D’Alfonso con il famoso Masterplan. E basta! Certo che i soldi li ha trovati il Movimento 5 Stelle, anche perché in quel momento i pentastellati erano al Governo e avevano in mano il ministero delle Infrastrutture con Toninelli; chi altri avrebbe dovuto trovarli? Babbo Natale? Inoltre stanziare dei soldi pubblici, quindi dei cittadini, per un viadotto dichiarato da un ingegnere «a rischio crollo» non è una cosa di vantarsi tanto, non è un’opera eroica, è semplicemente quello che la politica e il Governo dovevano fare. Spacciare l’ordinaria amministrazione per fantastici e straordinari successi politici è solitamente un vezzo degli uomini del centrosinistra, degni eredi della tradizione democristiana. Che ora anche Greco si metta a fare il democristiano è quasi paradossale. Ai cittadini dell’Alto Molise e Alto Vastese non interessa sapere chi ha trovato le risorse e chi le deve impiegare, chi ha commesso eventuali errori e per colpa di chi si stanno registrando ritardi nell’avvio degli interventi di messa in sicurezza. Ai residenti delle zone interne sta a cuore solo che il viadotto venga sistemato e riaperto al traffico. Greco esca “Fuori dal coro”, perché le chiacchiere non fanno riaprire i ponti chiusi e pericolanti.
Francesco Bottone
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