CAMPOBASSO – «Coerenza e serietà ma soprattutto un impegno concreto nei confronti delle aree interne quelle più isolate che vivono una condizione di disagio dettata dalla mancanza di servizi e da una viabilità da anteguerra. Ancora una volta, il MoVimento 5 Stelle dimostra un’attenzione particolare per le fasce più deboli». Andrea Greco, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Regione Molise, commenta così l’approvazione di una mozione al fine di favorire gli accordi di confine per l’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, promossa dalla collega Sara Marcozzi e votata all’unanimità dalla I e V commissione in Abruzzo.
«In momento particolarmente delicato in ambito sanitario, l’azione portata avanti dalla Marcozzi deve indurre ad un’attenta riflessione la maggioranza guidata da Donato Toma. Infatti, nonostante le nostre proposte e la totale apertura dimostrata più volte alla giunta di centrodestra in merito a programmi e atti concreti a salvaguardia del presidio di montagna, abbiamo registrato la scialba approvazione di un documento che impegna i commissari a riconoscere la struttura altomolisana quale area disagiata. Come dire aver scoperto l’acqua calda. Sinceramente da Toma ci saremo aspettati qualcosina in più, ad esempio portare la problematica sui tavoli romani della conferenza Stato – Regioni. Capiamo i suoi limiti nell’interagire con i Palazzi che contano – dichiara sarcastico Greco – e allora ci siamo illusi che, quanto meno, potesse prendere accordi con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, appartenente tra l’altro allo stesso schieramento politico. Neppure quello. E’ così che Toma, dallo spirito di guerriero sannita, come lui stesso ha tenuto a ribadire durante la Ndocciata dell’Immacolata, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l’inutilità della sua azione politica che da due anni a questa parte produce il nulla assoluto a discapito dei cittadini molisani». Greco poi torna sul provvedimento approvato in Abruzzo. «Si tratta di una buon segnale di cui il Governo centrale e i commissari dovranno tener conto. Naturalmente continueremo a fare la nostra parte senza alcuna remora e come sempre fatto» conclude Greco.