Difendersi dalle “fake news” non è semplice e purtroppo ci cascano anche i sindaci e le testate giornalistiche.
Gira da giorni, ad esempio, da Voghera a Potenza, passando per Parma, Piedimonte Matese e Colledimezzo, Dogliola o Castiglione Messer Marino, ma l’elenco è lunghissimo, basta cercare on line, un avviso di una potenziale truffa posta in essere da due persone a bordo di una ormai celeberrima Opel Mokka bianca. I due truffatori si spaccerebbero per operatori della Croce Rossa (e infatti la bufala è stata postata anche in diversi profili della associazione di volontariato, ndr) presentandosi a casa delle persone per fare tamponi o controlli sanitari non meglio precisati. E i vari Comuni lì a postare e ripostare l’avviso di allerta, con le testate locali pronte a riprendere la “notizia”. Peccato che si tratti, appunto, di una colossale bufala. Questa benedetta Oper Mokka bianca nessuno l’ha mai vista, non è incappata in nessuno posto di blocco delle Forze dell’ordine, nonostante i controlli serrati di questi giorni e nonostante pare stia percorrendo tutto lo stivale in lungo e in largo. Una bufala come tante, che però almeno è a fin di bene, nel senso che mette in guardia la popolazione dalle truffe, quelle sì reali e sempre in agguato. Comunque, basta inserire in un motore di ricerca la frase «Opel Mokka bianca Croce Rossa» ed esce una sfilza di articoli e segnalazioni, dalle Alpi all’Etna, con questa auto che si muove lungo lo stivale più veloce della luce eludendo qualsiasi controllo. A volte basta la più elementare logica per smascherare una bufala…
Francesco Bottone
P.S.: Tra l’altro pare ci sia una legge dello Stato che impone ai Comuni e a tutti gli enti di dotarsi di un addetto stampa per la comunicazione sterna, che sia ovviamente iscritto all’Ordine dei Giornalisti, perché non basta avere una connessione a Internet per diventare magicamente un giornalista