«Con grande stupore e incredulità, sono venuto a conoscenza che il mio paese Carunchio non è ricompreso nell’elenco dei Comuni beneficiari dell’assegno di natalità della Legge Regionale n.32 del 21 Dicembre 2021. La segnalazione mi è pervenuta dalle tre famiglie che avrebbero beneficiato di questa misura, subito mi sono attivato con gli uffici competenti, imputando la mancanza del mio Comune dall’elenco ad un sicuro errore materiale. Ma così non è, la motivazione dell’esclusione del mio Comune è semplicemente legata al fatto che Carunchio non rispetta il criterio del calo demografico superiore alla media Regionale e che negli ultimi cinque anni, la popolazione è aumentata dell’ 1,3%. passando da 602 abitanti del 1.1.2016 a 610 abitanti del 1.1.2021 (DATI ISTAT)».
E’ la protesta del sindaco del centro montano del Vastese, Gianfranco D’Isabella. «Oggi quei nuclei famigliari, che con grande coraggio hanno deciso di rimanere nel proprio paese, non solo non beneficeranno del contributo previsto, ma paradossalmente sono anche causa del loro problema, perché rimanendo, hanno contribuito proprio all’innalzamento di quell’indice. – continua il primo cittadino – Non sono i 2500 euro annuali per ogni nascita, che potranno rivitalizzare il tessuto sociale ed economico dei piccoli Comuni di Montagna, o che favoriranno le nascite e incentiveranno l’insediamento di nuovi residenti o attività. I Sindaci e gli abitanti di queste zone chiedono da tempo quel minimo di servizi per la propria sopravvivenza, cominciando a premiare chi già vive in questi luoghi. Come ad esempio sostenere le attività già presenti sui nostri Comuni, bisogna preoccuparsi del tessuto economico già esistente che con grande fatica riesce a rimanere in vita, con costi di gestioni superiori a quelli della costa, o i costi di viaggio che un operaio comune affronta per recarsi sul posto di lavoro, o il costo degli abbonamenti che ogni famiglia devo sborsare per far studiare un proprio figlio alle scuole superiori che si aggira oltre le 600€ per anno. Senza dimenticare le varie problematiche del servizio Sanitario, o le condizione penose delle nostre strade, o il sistema scolastico che dimensiona le classi in base agli stessi numeri dei Comuni della costa. Questi sono piccoli esempi di come si potrebbe contribuire non ad aumentare l’indice demografico, ma a rallentare la corsa dell’indice di spopolamento. Spero vivamente che si possano rivedere i criteri di assegnazione di questa legge, augurandomi che un nuovo nato a Carunchio sia messo anche nelle giuste condizioni di poter continuare a viverci».