Ieri ho inviato una missiva ai Commissari ad acta per la Sanità, al Presidente di Regione, ad Asrem, al ministro e al viceministro della Salute, al ministro dell’Economia e al tavolo interministeriale oltre che alla Procura della Corte dei Conti. Ritengo preoccupante e non tollerabile quello che sta accadendo in merito agli accordi con i privati accreditati in Molise sulla gestione dell’emergenza Covid. Pensare di poter pagare prestazioni di fatto non erogate, per la semplice messa a disposizione delle strutture e per il mantenimento dei livelli organizzativi, secondo me rischia di esporre la Regione a danni rilevanti che, come al solito, finiranno per favorire alcuni privati convenzionati. Voglio pubblicamente prendere le distanze dal Decreto del Commissario ad acta n. 26, che a mio avviso è sbagliato proprio nel merito. Lo abbiamo detto più volte, ma a quanto pare poco si è mosso. Io ho difeso e difenderò sempre il principio della separazione dei ruoli di Commissario e Presidente di Regione, ma ciò non significa che se qualcosa è fatto male non debba dirlo, anzi. Mi trovo costretto a ribadire un concetto: nelle istituzioni ci hanno mandato i cittadini e solo a loro dobbiamo rispondere. Se la struttura commissariale non riesce a rispondere alle loro esigenze è bene che ne prenda atto. Non sono più disposto a tollerare un continuo depauperamento dei servizi sanitari nella rete sanitaria pubblica e assistere alla contemporanea redazione di convenzioni con i privati accreditati, secondo le quali sarebbe riconosciuto il 95% del fatturato del primo bimestre a chi quelle prestazioni non le ha erogate. Il tutto dopo una riunione tenutasi tra Direzione generale della Salute, il Direttore generale Asrem e Associazione Italiana Ospedalità Privata. No, non è questo che farà il bene del nostro sistema sanitario. Se la gestione della sanità deve essere intesa secondo principi aziendali, questa è un’impresa a perdere, è un sovvertimento delle più elementari regole della contrattualistica pubblica, è un insieme di imprecisioni talmente grossolane da non poter essere tollerate.
Su questo tema chiedo anche al viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, di ascoltarci e darci una mano. E attendo di sapere cosa ne pensi il Ministro Speranza, il quale ha ricevuto la mia lettera.
In tutto questo abbiamo un governatore che già si sfrega le mani perché vede in un futuro prossimo la possibilità di mettere completamente le mani sulla sanità e che, addirittura, in Consiglio regionale ha dichiarato che il Direttore generale Asrem non risponde a lui. Insomma, già vedo Toma scaricare le responsabilità su altri mentre si consuma il lento, inesorabile e indecoroso processo di privatizzazione totale della nostra sanità. Non possiamo accettare una prospettiva del genere. Continuerò a tenere alta l’attenzione e non mollerò di un centimetro. Intanto, sul blog del M5S Molise, potete leggere le dieci pagine che ho inviato a tutti coloro che hanno un ruolo diretto o indiretto nell’organizzazione, nel controllo, nella verifica e nella gestione della sanità molisana: https://www.molise5stelle.it/privilegi-privati-sanita/. Ora voglio vedere se ignoreranno anche questa lettera.
Basta privilegi ai privati accreditati nella sanità molisana
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