AGNONE – Gelsomino De Vita, direttore generale e Franco Paolantonio, vice presidente, due ex sindaci al servizio dell’Olympia Agnonese. Entrambi in passato hanno indossato la fascia tricolore del comune più importante dell’Alto Molise, oggi lavorano insieme per il club granata. Un connubio nato in estate quando l’Agnonese, al suo cinquantesimo anno di vita, ha rischiato di non iscriversi all’undicesima stagione consecutiva del campionato di serie D. Di fronte questa possibilità De Vita, estrazione centrodestra, da sempre vicino all’ex governatore Michele Iorio e Paolantonio, uomo di centrosinistra, seguace dell’Ulivo di Romano Prodi, hanno deciso di convogliare le loro forze e conoscenze nel progetto sposato poi dall’imprenditore Marco Colaizzo.
In pochi avrebbero scommesso che tale unione avrebbe funzionato. Forza del pallone e di una passione, quella per i colori del Grifo, che abbatte ideologie e luoghi comuni. Oltre ad aver occupato lo scranno più alto di Palazzo San Francesco, Paolantonio è stato sindaco dal 1995 al 1999, De Vita primo cittadino dal 2004 al 2011, entrambi in comune hanno un temperamento equilibrato, sono taciturni ma al tempo stesso sanno trasmettere serenità e fiducia per affrontare sfide importanti. Con grande umiltà e spirito di abnegazione li si vede operare quotidianamente spalla a spalla tra il malconcio rettangolo del “Civitelle” e la rinnovata sede sociale di viale Castelnuovo. Con i rispettivi ruoli dirigenziali ricoperti mettono in campo la loro preparazione di medici, professione che in un recente passato hanno svolto con competenza all’ospedale San “Francesco Caracciolo” nei panni di primari del laboratorio di Analisi e nell’Unità di Anestesia. Accumunati dalla sofferenza per il momento no attraversato dall’undici di Bucci, restano convinti che la squadra ha tutte le carte in regola per potersi risollevare a partire dalla trasferta di domenica ad Avezzano.
E guai se qualcuno prova a metterli contro sotto l’aspetto politico. Centrosinistra e centrodestra possono andare a farsi benedire. “Non ho mai considerato De Vita un avversario – ammette in maniera eloquente Franco Paolantonio –. Con Mino c’è sempre stata stima e affetto reciproco con un’amicizia che lega le nostre famiglie da vecchia data. Oggi condividiamo questo progetto calcistico cercando di dare il meglio di noi stessi e la politica ne resta fuori”. Un esempio, quello di Paolantonio e De Vita, che dovrebbe essere raccolto anche in altri ambiti che storicamente hanno visto Agnone divisa…Chissà che il pallone non possa fungere da apripista. In molti se lo augurano. Nel frattempo domenica si va nel cuore della Marsica e Paolantonio e De Vita si dicono pronti a seguire la squadra, accomunati da quella passione che travalica qualunque steccato o ideologia.