CAPRACOTTA. Un uomo di 78 anni, originario di Capracotta, si è sentito male questa mattina durante una escursione del Cai su Monte Capraro. L’uomo, dopo aver accusato il malore, si presume un infarto, è stato soccorso dagli uomini del Soccorso Alpino e dal personale del 118 dell’ospedale di Agnone che gli hanno praticato il massaggio cardiaco anche grazie ad un defibrillatore. Il 78enne è stato poi trasferito all’ospedale Cardarelli di Campobasso a bordo di un elicottero della Polizia di Stato arrivato da Pescara. A quanto pare le condizioni dell’uomo sarebbero disperate.
Sono stati momenti drammatici quelli vissuti oggi durante un’escursione realizzata nell’ambito della manifestazione “Musica e Montagna” organizzata dal CAI e dalla Pro Loco di Capracotta.
Nel percorrere un sentiero di Monte Capraro a Capracotta, verso le undici e trenta di questa mattina, un 78enne originario del posto ma residente a Roma, R.T. le sue iniziali, è stato improvvisamente colto da malore. Le sue condizioni sono apparse immediatamente critiche ai compagni di escursione i quali hanno immediatamente allertato il 118 e contestualmente il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in qualità di “soggetto di riferimento esclusivo per gli interventi tecnico sanitari di emergenza in ambiente montano”, in conformità alla Legge 74 del 21 marzo 2001. Nel frattempo sono iniziate le operazioni di primo soccorso da parte delle persone presenti per tentare di rianimare l’uomo presumibilmente colto da infarto miocardico.
I tecnici del CNSAS, in meno di venti minuti, sono stati i primi a giungere sul posto insieme ad alcuni Carabinieri della Stazione di Capracotta. Questo ha consentito al malcapitato di essere assistito in attesa dell’arrivo del personale sanitario del 118 che, giunto sul posto e supportato dai tecnici del CNSAS, ha attuato le operazioni di rianimazione cardiopolmonare anche mediante l’utilizzo di un defibrillatore. Indispensabile è stata l’attività di primo soccorso effettuata sul posto prima dell’arrivo dei sanitari.
È stato subito palese la necessità di trasportare in tempi brevissimi il paziente presso una struttura ospedaliera per la terapia intensiva.
Essendo avvenuto l’incidente in un ambiente particolarmente impervio e considerata la complessa morfologia del territorio e la notevole distanza dalla viabilità ordinaria, l’unica modalità di evacuazione in sicurezza ed in tempi compatibili con il quadro clinico del paziente, era mediante un elicottero.
Non essendo fornito il 118 nella Regione Molise di un aereomobile in grado di espletare tale missione, e non essendo stato fatto intervenire l’elicottero del 118 dell’Abruzzo, il CNSAS ha allertato immediatamente un elicottero dell’undicesimo reparto volo della Polizia di Stato di Pescara grazie a protocolli di intesa stipulati a livello nazionale che prevedono la chiamata diretta degli aeromobili della Polizia di Stato da parte del Soccorso Alpino.
L’elicottero, peraltro equipaggiato con verricello per missioni SAR (Search and Rescue), è giunto sul luogo in circa mezz’ora grazie alle coordinate fornitegli dai tecnici del Soccorso Alpino. Ad attenderlo c’era un elisoccorritore del CNSAS secondo il protocollo operativo per tali interventi, il quale avrebbe consentito il recupero del paziente, opportunamente sistemato su una speciale barella verricellabile in dotazione al Soccorso Alpino, mediante il verricello con l’elicottero in volo stazionario.
Purtroppo la necessità di protrarre l’attività di rianimazione del paziente da parte dei sanitari anche durante il trasferimento, ha reso necessario spostare la barella in un luogo che permettesse all’elicottero di atterrare per consentire anche ad un medico ed un infermiere di salire a bordo insieme all’elisoccorritore del CNSAS.
In questo modo, grazie alla sinergia tra i tecnici del Soccorso Alpino e l’equipaggio di condotta dell’elicottero della Polizia di Stato di Pescara, il paziente è stato trasportato, seppur in condizioni critiche, a Campobasso dove è atterrato alle tredici e cinquantacinque presso lo stadio Selva Piana del Capoluogo molisano per essere poi trasferito d’urgenza in ospedale.
La prognosi resta per ora riservata.