Ci sono persone che, senza clamore e senza pretese, riescono a diventare punti di luce nel quotidiano degli altri. Persone che non cercano mai il centro della scena, e che proprio per questo finiscono per illuminare tutto ciò che toccano. E’ uno dei tanti commenti lasciati sui social per ricordare la figura di Daniele Di Nucci, stroncato da un male incurabile. Era ricoverato presso il Veneziale di Isernia. Il sindaco Candido Paglione ha proclamato per oggi, giorno dei suoi funerali, il lutto cittadino.

Un provvedimento, quello adottato dal sindaco, nei confronti di una persona che, spesso in silenzio, si è prodigata per il prossimo, per gli anziani e gli abitanti del paese. Aveva quarant’anni, ma la saggezza, la gentilezza e la fede di chi sembra averne vissuti molti di più. La sua scomparsa ha attraversato Capracotta come un dolore improvviso e profondo. La malattia se l’è portato via troppo presto, lasciando un vuoto immenso in una comunità che lo ha sempre amato e accolto come un figlio. Lo dimostra l’immenso via vai di gente registrato nella casa funeraria di Agnone dove Daniele Di Nucci è stato portato prima di far rientro nella sua Capracotta.
“E’ stato un esempio di bontà, generosità e presenza” ha commentato gli amici. Daniele era il ragazzo che tutti avrebbero voluto incontrare almeno una volta. Aveva quel modo semplice e naturale di voler bene che non si insegna e non si costruisce: nasce dal cuore, e il suo cuore era grande. Ricordava i compleanni, portava conforto a chi stava male, una parola ai bisognosi, un sorriso agli anziani. Passava a salutare le persone del paese anche quando la malattia lo affaticava, come se il suo compito fosse quello di non far mancare mai un raggio di serenità a nessuno.

Profondamente legato alla Casa del Signore, Daniele era un credente autentico, di quelli che dimostrano la fede più nelle piccole attenzioni che nei gesti eclatanti. Anche quando gli veniva chiesto come stesse, rispondeva sempre: “Bene”. In quella risposta c’era un mondo: la sua forza, la sua dolce fermezza, la sua voglia di vita, la sua fiducia incrollabile. Capracotta tutta si è stretta intorno al dolore della famiglia con la promessa che custodirà il suo ricordo come si custodisce un dono prezioso. Perché Daniele è stato questo: un dono raro, un amico vero, una presenza buona. E le presenze come lui, quando vanno via, lasciano un’assenza che si sente ovunque. Oggi il cielo sembra un po’ più vicino, forse perché Daniele lo sta guardando da lassù con quel sorriso che tutti ricordano. Ciao Daniele, anima bella. La tua luce resterà. E il tuo paese, questo è certo, non ti dimenticherà mai. I funerali saranno celebrati alle ore 15,30 di oggi nella chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta di Capracotta.