“Un mese fa la Giunta comunale di Capracotta ha acquisito una delibera sul caro-energia con la quale chiedeva al Governo, al Parlamento, al presidente della Regione Molise e a tutti i consiglieri regionali di impegnarsi per sostenere concretamente le popolazioni montane in vista di un inverno che si preannuncia durissimo per via del conflitto russo-ucraino”.
E’ quanto torna a chiedere il sindaco di Capracotta e presidente dell’Uncem del Molise, Candido Paglione. “Il tema, ormai noto, pone delle soluzioni sul tavolo: dalle green-communities, allo snellimento delle pratiche per installare pannelli solari, fino al credito di imposta e al tetto al prezzo del gas – aggiunge l’ex assessore regionale -. Insomma, restano molteplici le strade percorribili nel medio e lungo periodo, che rendono l’indipendenza energetica imperniata sulle rinnovabili una strada concreta”. Ed ancora sottolinea il primo cittadino del Comune più in quota del Molise: “E’ necessario poter disporre di un sostegno concreto e immediato, soprattutto per quelle popolazioni – come la nostra – che abitano nelle zone classificate come F, le più fredde della regione. I nostri territori, infatti, sono caratterizzati da specificità di cui è bene e doveroso tenere conto. Ancora una volta intendo richiamare i dettami costituzionali sulla pari dignità di tutti i cittadini e, più specificamente la Legge regionale sulla Montagna (n.15 del 16 aprile 2003) che all’articolo 11 prevede specifiche misure in aiuto dei territori in casi come questo, a partire dall’azzeramento delle imposte regionali su tutti i combustibili da riscaldamento”.
Infine, conclude Paglione “non si tratta di prevedere uno sconto in base ai consumi e alle fasce altimetriche, ma alle zone climatiche, perché l’aumento dei costi dei combustibili da riscaldamento sta producendo l’effetto opposto: gli impianti a gas metano, in molti casi, restano spenti e le famiglie più in difficoltà sono costrette a fare ricorso alla legna per riscaldarsi, che non è la stessa cosa. A questo punto vorremmo che la Legge legge sulla Montagna trovasse una concreta applicazione, in un momento difficile per tutti ma molto di più per chi abita nei centri delle fasce climatiche più fredde. Per farlo bisogna liberare risorse dal bilancio regionale che, purtroppo, allo stato attuale non da margini di manovra a causa dell’ingombro rappresentato dalla spesa sanitaria. Ecco perché è importante la ‘vertenza sanità’, proprio per vedere riconosciuta al Molise una dotazione finanziaria decisamente più congrua rispetto agli effettivi fabbisogni”.