• Editoriale
  • Centrodestra e Pd innalzano il consumo di limoni e prugne in Molise

    Oggi, nella tarda mattinata, l’Istituto Nazionale di Statistica ha divulgato i dati del consumo di frutta e ortaggi nella scorsa settimana. In Molise si è registrato un forte incremento del consumo di limoni e prugne al forno della California.
    A prima vista può sembrare una incongruenza; infatti i due frutti curano due disfunzioni intestinali di segno opposto: la gastroenterite e la stitichezza. Però, come accade spesso dopo la divulgazione di sondaggi e assimilati, bisogna indagare più approfonditamente per trovare le spiegazioni.
    Non c’è stato alcun bisogno di rivolgersi alle autorità sanitarie locali per avere spiegazioni in merito, è bastato consultare la stampa locale, e qualche volta anche quella nazionale sempre ben informata pur di soddisfare la volontà di chi paga; oppure aver fatto il giro dei social, per scorgere le contrazioni dei muscoli addominali di molti molisani impegnati, a seconda dei casi, a trattenere gli improvvisi stimoli di diarrea o a cercare di liberarsi da un ingrippaggio che li ha tormentati per diverso tempo. Comunque, in entrambi i casi, si è trattato di forti mal di pancia.
    Ma cosa é stato che ha provocato queste epidemie dagli effetti diametralmente opposti?
    Sempre le stesse fonti ci rivelano la causa comune: la temuta vittoria di capitan Greke e i suoi corsari e il temuto naufragio dell’ Invincibile Armata.
    Alla luce dell’analisi dei dati statistici si è capito perché, dopo cinque secoli, l’Armada Invencible è riuscita nell’impresa. Facile! Ha usato l’arma chimica. Infatti, le esalazioni derivanti dalle forti scariche di dissenteria hanno, per l’ennesima volta, narcotizzato il popolo molisano che si è consegnato, armi e bagagli, a chi ha succhiato e, sic stantibus rebus, a chi ancora succhierà, fino all’esaurimento totale, ogni risorsa regionale soprattutto nel delicato e essenziale settore sanitario. La paura ha fatto 90. Il pericolo che venisse uccisa definitivamente la “vacca d’oro”  da dove succhiare proventi e privilegi ha tolto il sonno ai big del centrodestra.
    Adesso è fatta, i giullari, finalmente in salvo, possono tornare a cantare le gesta dei nostri eroi – non a caso proprio ieri, uno noto cronista prezzolato, esprimeva tutta la sua soddisfazione per essersi liberato con i suoi padroni da quella che era diventata una ossessione; capitan Greke e la sua ciurma sono stati respinti nel loro ruolo di eterni rompiballe, ma la paura è bastata….
    E le prugne cosa c’entrano?
    Come si dice dalle mie parti “c’entran pecché ce capene”. Infatti della partita faceva parte, per modo di dire, anche il Pd a cui si deve solo il successo di aver coinvolto, quel che rimaneva della sinistra,  nella sua sconfitta. Le prugne sono servite per cercare di evacuare un intestino politico fortemente intossicato dai veleni inoculati da abbracci innaturali che  hanno prodotto solo danni e  si sono rivelati mortali.  Il primo console a Campoformio ha decretato la fine della Repubblica “Venetiale”, quello che rimane della sinistra nel Molise non ha bisogno di lassativi ma di idee che la rinvigoriscano per essere al servizio delle esigenze della gente e non delle lobby della sanità.

    di Armando Bartolomeo 

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